Protagonista assoluto della serata all’Hotel Marriot di Milano per l’assegnazione del Premio Gentleman, Ricardo Kakà ai microfoni di Sky Sport 24 ha affrontato tutti i temi dell’attualità rossonera, ma anche personale.
“E’ stato un anno particolarmente speciale per me – ha affermato il brasiliano -. Sono molto contento di quel che ho fatto. Certo, sarebbe stato meglio per tutti se anche il risultato collettivo fosse stato altrettanto positivo. E’ comunque un anno speciale“. Poi sulla sua collocazione in campo: “Diciamo che stiamo trovando la posizione giusta con Seedorf. Ho giocato a sinistra, destra, adesso più avanti. Cerco di dare una mano alla squadra dove c’è bisogno, per il bene di tutti”.
Capitolo Europa League: “E’ un obiettivo importante. Anche se non è l’ideale per una squadra come il Milan, l’Europa League è una meta da raggiungere“. Tema spinoso è senz’altro la mancata convocazione ai Mondiali: “Mi dispiace, ma non sono triste perchè ho fatto tutto quello che potevo per andare al Mondiale. Scolari è stato molto coerente, mi sarei sorpreso del contrario“. E sul futuro: “Sono felice qui, penso al futuro prossimo e cioè alle prossime due partite. Poi ho un contratto e sono sereno. Le voci su Seedorf? Sentiamo anche noi le voci, non sappiamo quel che succederà. Siamo con lui, cerchiamo di finire raggiungendo l’Europa League”.
Ancora Mondiali ed ecco le favorite di Kakà: “Vedo Brasile, Spagna, Germania. Poi subito dopo Italia, Argentina, Inghilterra, Portogallo, tutte nazionali con storie importanti al Mondiale. La mancata convocazione di Robinho? Lui aveva più il dubbio di esserci. Ci è rimasto male, ma è soddisfatto di quel che ha fatto”.
E poi l‘incontro con Falcao: “E’ un grande, siamo diventati amici. Mi ha raccontato la sua storia a Roma, il mancato arrivo all’Inter. E’ sempre bello sentire queste cose. Lui è stato un grandissimo giocatore quando il mercato non era ancora aperto come oggi. Mi ha trasmesso motivazioni importanti in vista del finale di stagione”.
Infine alcune domande a random: sui vecchi contatti con l’Inter (“Ci sono state tante voci, ma mai qualcosa di concreto. Ho sempre avuto un buon rapporto con Moratti, che aveva sentito mio papà. Ma ho sempre detto che per tornare in Italia sarei tornato solo al Milan”), sul giocatore più forte (“Ronaldo, il brasiliano, un giocatore fortissimo“), sul gol più bello in carriera (“Quello col Manchester United in Champions, ma anche uno contro l’Argentina a Londra“) e su Balotelli ai Mondiali (“Lui in Nazionale ha sempre fatto molto bene. L’allenatore sa gestirlo e sono convinto che farà un bel Mondiale“).