Emery al Milan entro mercoledì, Berlusconi deve cambiare i piani

E’ tutta una questione di tempo: quello che il Milan sta sprecando, l’unica speranza per il Siviglia. Unai Emery potrebbe diventare il prossimo allenatore rossonero, ogni dettaglio, ogni minuto che passa, farà la differenza. La storia è questa, ribadisce stamane La Gazzetta dello Sport: i contatti tra Milan ed Emery risalgono ancora prima della finale di Europa League, quando il tecnico spagnolo ha trionfato a Torino, dunque, era già consapevole dell’interesse della società milanista, ma per logiche ragioni di mercato ha sempre mantenuto il silenzio. Almeno finché ha potuto.

Adesso l’interesse è diventato pubblico e la trattativa semplice nella forma ma difficilissima nella sostanza. Il Siviglia ha proposto ad Emery il rinnovo del contratto (quello attuale scade il prossimo giugno), rimasto però nel cassetto in attesa della firma e poi dell’annuncio ufficiale. Unai è un uomo di parola rispettoso, non vuole prendere in giro nessuno. Ecco perché ha messo al corrente il suo club, aprendo ad un possibile addio: ha parlato con il Milan, attraverso vari intermediari, anche ieri, perfino dalla Malesia. Ha un profilo maledettamente affascinante e moderno, ancora non proprio vincente: può essere il “nuovo” Garcia. Ma ora è tempo di decisioni. Emery aspetterà una proposta seria e concreta al massimo fino al prossimo mercoledì, se no poi prolungherà col Siviglia. Il Milan è avvisato, lo sa, ma deve aspettare l’ok definitivo di Silvio Berlusconi, ancora in sospeso per “colpa” delle elezioni. E’ questo l’unico grande problema: nelle strategie del Presidente, l’esonero di Seedorf verrà deciso più o meno il prossimo weekend. Troppo tardi, così facendo Emery scappa via.

E’ una corsa ad ostacoli, assolutamente legale (le norme Uefa autorizzano i contatti con i tesserati in scadenza di contratto): il Siviglia ha concesso ad Emery alcuni giorni per riflettere, il Milan è in agguato.

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