Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Il derby vinto e un girone di ritorno da Champions non basteranno. Clarence Seedorf, salvo miracoli davvero imprevisti e improvvisi, non salverà la sua panchina. Su questo sembrano proprio essere tutti d’accordo da Silvio Berlusconi, suo primo ex sponsor, passando per la figlia Barbara fino ad arrivare ad Adriano Galliani. Lo sa anche l’olandese, nonostante davanti ai microfoni dei giornalisti continui a difendere il suo fresco e duraturo contratto targato 2016. La sua estate probabilmente sarà ancora brasiliana, visto che la BBC lo avrebbe scelto come commentatore per il Mondiale insieme ad altri campioni come Rio Ferdinand.
Ancora due partite, poi sarà tutto nero su bianco. Meglio una chiusura netta piuttosto che continuare con Clarence senza crederci. Era stato fatto la scorsa estate con Max Allegri: tutto pronto per l’addio, poi la fiducia di Galliani portò Berlusconi, nella famosa cena di Arcore, a scegliere diversamente e confermare il toscano. Senza rinnovare, palesemente senza provare vera stima e ancor peggio consegnando alla squadra un allenatore debole e in bilico ancor prima di iniziare la stagione. No, è decisamente preferibile un esonero che, risultati alla mano, resterà difficile da spiegare ai tifosi. Lo spogliatoio, che molti definiscono “spaccato”, forse contiene solo qualche malumore tra i big vedi Honda che gioca fuori ruolo oppure il dimenticato Abate. Ma se gli scontenti, quando c’è da decidere in una rosa di 30 giocatori, ci sono sempre a preoccupare di più la dirigenza milanista potrebbero essere le richieste di Mister Seedorf.
Non solo giocatori, ma anche un rinnovamento dello suo staff con l’innesto dei famosi allenatori per reparto (nei mesi scorsi si era parlato di Stam, Davids e Crespo). Vizzi troppo costosi, Seedorf non piace e nessuno ai piani alti ha in mente di difenderlo. La difesa piuttosto è già stata recapitata a Filippo Inzaghi da parte di un estimatore di tutto rispetto, Adriano Galliani. Ieri l’amara sconfitta contro l’Udinese ha portato la sua Primavera fuori dai playoff per accedere alle finali scudetto. Un esito inaspettato che stona con gli obiettivi di inizio stagione, ma l’amministratore delegato non ci sente e a pochissimi minuti dal fischio finale spiega: “Inzaghi ha già dimostrato il suo valore vincendo il Torneo di Viareggio“. Se non è un’incoronazione poco ci manca. Ma se sarà Inzaghi, come molto, se non tutto, lascia intendere non sarà senza pretese. Maniacale nei gol, tanto quanto lo sarà nella preparazione del suo Milan. La scorsa estate, quando gli venne affidata la panchina della Primavera, si racconta del pressing su Galliani per l’acquisto di nuovi giocatori da inserire nel progetto (“Ho detto a Galli di occuparsene lui perché non riesco a dire di no a Pippo. Diventerà un grande allenatore“). Uno dei giovani segnalati fu Barisic, decisivo poi nella semifinale Viareggio contro la Fiorentina. Meno spigoloso caratterialmente, neofita sulla panchina di Serie A e tutto quello che volete, ma non sarà uno Yes Man. Arriverà con le sue idee e il suo entusiasmo, sarà bene saperlo prima di iniziare.
This post was last modified on 8 Maggio 2014 - 13:32