Il fendente di Mario e la testa di Nigel, storie di ex Citizens…

Il filo rosso che li collega non è solo il tracciante dalla potenza spaventosa che ha innescato il gol di De Jong che ha deciso il derby ieri sera…è un filo rosso che passa la Manica e punta a nord fino alla città di Manchester. Ovviamente stiamo parlando di Mario Balotelli e di Nigel De Jong, gli “eroi” di ieri sera, del derby vinto grazie alla loro prodezza, quella confezionata da entrambi per la rete che ha deciso il match.

Un fendente esplosivo dicevamo, quello di Balotelli, che su punizione dalla destra, quasi vicino alla bandierina dell’angolo ha innescato la “miccia” del colpo di testa altrettanto esplosivo di De Jong. Un De Jong che ha eluso i blocchi in area interista e da fuori dall’area piccola ha scaraventato in porta il pallone del vantaggio rossonero. Handanovic, come evidenziato in sede di commento post-partita da Gianluca Vialli, non ha neanche avuto il tempo di alzare il braccio destro, braccio sopra il quale si è indirizzato centralmente il colpo di testa vincente dell’olandese.

Due ex-Citizens che si ritrovano di nuovo insieme, questa volta in maglia rossonera a Milano. De Jong lasciò l’Inghilterra nell’agosto 2012, venendo accolto dalle parole di Adriano Galliani che lo definì il top player per il centrocampo rossonero di quell’anno. Sei mesi dopo fu l’ora dell’approdo nella squadra del cuore di Mario Balotelli, anche lui proveniente dal Manchester City ed anche lui accolto quale top player del Milan del futuro dall’a.d milanista.
Ieri sera i due top player hanno mantenuto fede alle aspettative da top player, appunto, che loro appartiene. E da tali hanno concesso al Milan una vittoria che mancava da troppo tempo ormai, dalla finale di Supercoppa Italiana in Cina dell’agosto 2011. Decisamente troppo.

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