Un girone fa si consumava la catastrofe, l’inimmaginabile, una delle più tristi pagine sportive della storia rossonera. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, lo scorso 12 gennaio, si affrontavano Sassuolo e Milan. Si trattava dell’ultima partita del girone d’andata. I rossoneri venivano dalla vittoria per 3-0 ottenuta contro l’Atalanta, l’auspicio era quello di dare continuità e ottenere altri tre punti importanti.
La partita, per la squadra di mister Allegri, comincia anche bene: dopo 13 minuti il Milan è già avanti di due gol, con Robinho e Balotelli marcatori. Dopo due minuti però, si scatena un giovane attaccante di proprietà della Juventus, all’anagrafe Domenico Berardi: fra il 15’ ed il 41’ realizza una tripletta che ribalta completamente il risultato ed annichilisce la squadra ed i tifosi rossoneri; tra l’altro, non è neppure la sua prima tripletta in serie A: poche giornate prima ne aveva rifilata una alla Sampdoria.
Ma non è finita qui: al 47’ minuto, poco dopo la pausa degli spogliatoi, il ragazzino neroverde trafigge per la quarta volta Abbiati. Mister Allegri decide di dare una scossa, inserendo Pazzini e Montolivo prima, ed il nuovo arrivato Honda poi; il Milan attacca disperatamente, il portiere degli emiliani compie diverse parate ma anche la sfortuna gioca un ruolo determinante: palo del nuovo acquisto giapponese e traversa di Pazzini nei minuti finali, intramezzati dal gol di Montolivo all’86’. Niente da fare, la partita finisce con un rocambolesco 4-3, risultato che, nel bene e nel male, entra di diritto nella storia dei due club.
L’atmosfera in casa Milan è molto pesante e la mattina del giorno dopo la débâcle arriva il comunicato della società nelle cui righe viene ufficializzato l’esonero di Massimiliano Allegri dopo tre stagioni e mezzo. Pochi giorni dopo sbarca a Milanello Clarence Seedorf, alla sua prima esperienza da allenatore. Un dato curioso è che l’ultima partita di campionato di questa sera contro il Sassuolo potrebbe essere anche l’ultima da coach rossonero per l’olandese, proprio come fu per Allegri, sebbene con modalità differenti: i rapporti fra il giovane mister e la società rossonera non sono sempre stati idilliaci in questi mesi. Il suo futuro sulla panchina del Diavolo, tuttavia, non è ancora deciso.
This post was last modified on 18 Maggio 2014 - 13:27