Dal nostro inviato al Centro Sportivo di Cimiano, Christian Pradelli
Christian Abbiati è stato protagonista di una giornata all’insegna della solidarietà. Il portiere rossonero è uno dei testimonial della “Coppa di Lega della University League of Milan“, una serie di partite tra gli atenei milanesi con l’obiettivo di raccogliere soldi da devolvere a “Una onlus” , un’associazione impegnata alla cura di bambini con patologie oncologiche.
Queste le sue parole ai giornalisti presenti: “Un piccolo gesto per i bambini, io sono anche di Milano e mi viene molto più facile essere presente. Per un giocatore di questa città è quasi un obbligo. Atalanta-Milan? Prima del derby avevo dichiarato che facendo 9 punti saremmo andati in Europa League, ora ci tocca vincere e sperare in altri risultati, non dipende da noi stessi“. Su El Shaarawy: “L’ho visto che soffriva, aveva voglia di tornare. È ancora presto, sono le prime settimane dopo una lunga assenza“.
Sulla stagione e Seedorf: “È stata una stagione particolare, molto male in campionato e bene in Champions fino all’Atletico, il cambio di allenatore ci ha dato una scossa all’inizio e poi sono arrivate le sconfitte. Avevamo comunque raccolto diversi punti nelle ultime partite. Abbiamo vissuto la stessa situazione con Allegri per 2 o 3 anni, noi siamo dei professionisti e dobbiamo pensare solo a giocare. Io sono al Milan da più i 15 anni, non ho mai detto nessuna parola, non è il mio stile, non ho mai detto di cacciare l’allenatore. Io spero sempre di arrivare sesti, in un mezzo miracolo, noi dobbiamo cercare di raggiungere l’obiettivo Champions. Abbiamo davvero fatto pochi punti nel girone d’andata”.
“Il fatto di non giocare durante la settimana per lavorare può essere d’aiuto, ma non vedere il Milan in Europa è davvero triste, faccio fatica.L’anno scorso avevi sostenuto Allegri faresti la stessa cosa per Seedorf? No, perché poi non è andata bene. Non lo faccio per non portare sfortuna al Mister (ride, ndr)“. Sui gol subiti: “Abbiamo preso più di 40 gol e sono tantissimi e il portiere è il principale colpevole, come i difensori. Penso sia una delle stagioni più brutte. Il rammarico è quello di essere usciti dalla Champions, potevamo fare meglio“. Sul suo futuro: “Qui (ride ndr), no non lo so ancora”.