Poca precisione e fantasia, maturità e tanta sostanza: in queste poche parole possiamo riassumere il derby di Balotelli. Dopo la serataccia dell’Olimpico contro la Roma, dal bomber del Milan ci si aspettava il riscatto, che è arrivato sotto l’aspetto meno previsto: in una partita in cui si scorda salopette, cappellino rosso e baffoni, Mario però usa la testa e si rende protagonista, non solo conquistando una miriade di calci di punizione, ma anche calciandone uno perfetto sulla testa di De Jong per la rete dell’1-0. Insomma, non entusiasma le platee, ma mette lo zampino nella vittoria, la prima contro l’Inter da quando veste la maglia rossonera.
Stracittadina che si presenta subito difficile per il numero 45 milanista: accolto con ululati e cori offensivi, per tutto il primo tempo Balotelli viene fischiato dai tifosi dell’Inter ogni volta che tocca la palla. Mario inizialmente ne risente, sbaglia giocate elementari, sbuffa, ma non perde la testa e prova a rimanere concentrato. Anche quando sul finale della prima frazione di gioco viene ripetutamente colpito dai difensori nerazzurri, i quali sperano magari in una sua prevedibile reazione. Ma lui niente, rimane indifferente.
Nel secondo tempo invece la musica cambia: entra nel vivo del gioco, fa a sportellate e al 65esimo tira fuori dal cilindro un assist al bacio che regala al Milan la vittoria nel derby che mancava dal lontano 2011. E come se non bastasse, oltre ad esultare con gioia e grinta abbracciando tutti i compagni, si offre come punto di riferimento negli ultimi minuti della partita. Finalmente un Balotelli maturo ed operaio, quello che da tanto si auspicavano di vedere i tifosi e che potrebbe rivelarsi fondamentale per la qualificazione in Europa League, mai quanto ora alla portata dei rossoneri.