Alessandro Jacobone in: “L’hashtag della discordia”

Pronti come lo sono i botti di capodanno alle 23:59 del 31 dicembre di ogni anno, ecco puntuali arrivare le critiche a mister Seedorf dopo la sconfitta di ieri sera con la squadra capitolina. Dimenticandosi che il Milan abbia incontrato la più bella squadra militante nel nostro campionato; Omettendo che i giallorossi siano il secondo miglior attacco e nettamente la miglior difesa del torneo, si è puntato il dito contro un risultato che veniva quotato 1,50 da tutti i bookmakers. A Seedorf ed ai fautori della sua permanenza alla guida dei ragazzi, è stata puntualmente rinfacciata la sconfitta. In maniera indiretta si intende. Ma volutamente cercato facendo riferimento all’ hashtag #iostoconseedorf da me lanciato a metà Aprile.

No caro Mauro, eppure mi conosci. L’intenzione del mio tweet non aveva un sapore belligerante e nessuno, neanche gli orfani di Allegri non entusiasti dell’olandese, hanno avuto neanche lontanamente l’idea di pormi quest’accusa. Probabilmente l’odore acre del travaso di bile per i risultati di Clarence che aleggia in alcune stanze del nuovo complesso rossonero, ti ha influenzato in questo tuo commento a riguardo. Non sopravvalutare la mia potenza mediatica ma non sottovalutare il malcontento dei tifosi sparsi in tutto il mondo. I maggiori retweet sono provenuti proprio dai mercati ai quali la società punta tanto e se hai l’idea che qualcuno possa remare contro, non cercarlo tra i tifosi unici a poter dire #iostocolmilan senza possibilità di smentita. Tornando a Seedorf, la situazione è alquanto paradossale e le frasi che riferiscono di una società in difficoltà e che “sta passando un momento particolare”, hanno avuto la conferma nel dopo gara dell’Olimpico.

Un Milan versione 1.0 non avrebbe mai permesso al giocatore più discusso del match di presentarsi davanti microfoni nel dopopartita. Un errore cosi’ veniale da suscitare dei sospetti giustificati. Che questo non sia capitato per caso? Che si voglia esporre Balotelli ad errori che ne giustificherebbero una cessione per impossibilità nella gestione del giocatore? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende. E le dichiarazioni del timido e silenzioso De Sciglio fatte rimbalzare da tutti come fossero proclami di Obama, non fanno altro che confermare questa mia teoria. Seedorf uomo solo. Questo lo abbiamo appurato. E la stampa con questa situazione ci va a nozze. Le domande accompagnate da sogghigni degni delle megere più celebri, avevano il solo scopo di strappare dichiarazioni all’olandese sul suo futuro e sul rapporto con la società.

Un triste siparietto dal quale Clarence si è divincolato con un colpo di gran classe che ha ricordato le magie che realizzava da giocatore. “Futuro? A qualcuno piace fare polemica. I risultati ci sono” . Spontanea la domanda della giornalista su Mediaset PremiumMa a chi si riferisce?”. Sorriso di circostanza. Sta di fatto che la vigilia di questo big match il sottoscritto lo abbia vissuto con la tensione di un tifoso in ansia perché deve guardarsi alle spalle. Ma non dalla Roma, bensì dalle serpi in seno sedute in tribuna.

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