Mario Balotelli, Ignazio Abate, Urby Emanuelson e Robinho: quattro giocatori in rosa con qualcosa in comune. E quel qualcosa è Mino Raiola. Si, proprio lui, l’uomo delle trattative impossibili, l’agente di calciatori più sfrontato ma efficace che ci sia sulla piazza, l’uomo che ha portato Zlatan Ibrahimovic a girare di squadra in squadra, ad ogni giro facendogli lievitare il conto in banca fino a farlo diventare, stando alle stime di France Football, uno dei cinque calciatori più pagati sul globo.
E di Mino Raiola, Adriano Galliani dovrà tenere conto quest’estate quando le situazioni contrattuali dei quattro giocatori sopracitati andranno valutate e ben ponderate. Un inverno, quello di Raiola, lontano dall’occhio delle telecamere, senza dichiarazioni pubbliche e con un profilo molto basso, anche dopo le parole non certo concilianti di Barbara Berlusconi nel periodo dello scontro con Galliani e della critica ad una certa conduzione societaria che, secondo la terzogenita dell’ex premier, avrebbe favorito la presenza in società di persone a cui poco appartiene lo stile Milan. Frecciatina velata, ma poi non troppo, nei suoi confronti così come nei confronti di quel circo di agenti, procuratori e portaborse vari ed eventuali che negli ultimi tempi avrebbero preso un po’ troppo piede in società. Ma la storia di Raiola ci ha insegnato che è proprio in questi momenti di apparente silenzio che c’è qualcosa che bolle in pentola, qualcosa pronto ad esplodere durante l’estate con tempistiche da film d’azione. Ma vediamo nel dettaglio le situazioni dei quattro.
Dall’arrivo di Seedorf Abate tende a non trovare spazio in squadra e sta così mettendo a rischio la sua presenza al Mondiale brasiliano. E’ così ipotizzabile una sua cessione che consentirebbe alla società rossonera di monetizzare parecchio in vista di investimenti in zone del campo maggiormente bisognose di aiuto. Il tecnico olandese sembra d’altronde avere scelto De Sciglio quale terzino destro titolare. Ma anche durante la sua assenza per infortunio, è stato Daniele Bonera a scendere in campo per sostituirlo. Una scelta che ad Ignazio sta ovviamente stretta e che, stando così le cose, potrebbe spingerlo lontano da Milanello.
Balotelli, con un Mondiale ancora tutto da disputare e che potrebbe alzare vertiginosamente le sue quotazioni di mercato, rimane al centro di possibili scenari di mercato in uscita. Un rapporto con Berlusconi mai decollato unito ai dissapori creatisi nell’ambiente Milan a seguito dei suoi comportamenti dentro e fuori dal campo potrebbero decretare la parola fine alla sua ancor breve esperienza in rossonero. E con un Pazzini pienamente recuperato dall’operazione al ginocchio non è detto che il Milan non abbia già in casa il sostituto perfetto.
Emanuelson, non molto ben visto da gran parte della tifoseria, potrebbe anche lui unirsi alla lista di coloro che hanno la valigia in mano. Le prestazioni poco convincenti dell’ultimo periodo ed un contratto in scadenza nel 2015 sono i due indizi che ci suggeriscono una soluzione di questo genere.
Per finire, l’eterna questione Robinho. In procinto di essere ceduto in Brasile in più di una sessione di mercato, il Milan, cedendolo, potrebbe liberarsi di un ingaggio pesante, poco in linea con i nuovi dettami finanziari della società di via Aldo Rossi. L’estate calcistica è lontana quattro partite. Non così tanto, dopo tutto. Ma i colpi di scena, quelli no, non crediamo siano poi così lontani.
This post was last modified on 22 Aprile 2014 - 23:26