Lim, l’uomo di Singapore col pallino del calcio, mette soldi sul piatto. E i Berlusconi, in realtà…

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee prima di intraprendere l’attuale strada di Food&Beverage Manager a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter.

Chiamiamolo come vogliamo. Socio, investitore, partner strategico. La sostanza è che il Milan, nella persona di Barbara Berlusconi, cerca risorse da mettere nel serbatoio rossonero. Una vera e propria necessità con la stagione alle porte senza Champions League. Dal viaggio asiatico della vicepresidentessa è spuntato il nome del magnate singaporese Peter Lim, uno che ha fatto i soldi con il Real Estate. Tradotto: settore immobiliare non tanto da ricondurre alla figura del “palazzinaro” quanto allo sviluppatore di grandi progetti di trasformazione urbana.

Tutto è partito dalla società Rowsley, quotata in Malesia, attraverso cui Lim ha prima acquistato uno studio d’architettura e poi un terreno in Vantage Bay per realizzare una vera e propria cittadella della salute. Il valore della Rowsley è schizzato in pochi anni, tanto che oggi vale sette volte i 350 milioni di dollari inizialmente investiti. Senza contare che Lim sta dietro alla FASTrach Iskandar, una società da un miliardo di dollari che realizzerà una pista d motociclismo.

A differenza di Silvio Berlusconi, il magnate di Singapore accostato al Milan è figlio di un pescivendolo e nella vita, prima di fare fortuna, ha fatto il tassista, il cuoco e il cameriere. Oggi, secondo le statistiche di Forbes, è al 761esimo posto tra i top billionaires del mondo, con un reddito netto da 2,4 miliardi. Ha un debole: lo sport. In Asia si è accontentato di acquisire bar monotematici per il Manchester United. Poi ha virato sui motori con una partecipazione significativa in McLaren Automotive. Nel 2010 aveva provato a comprare il Liverpool e poco dopo col Valencia, ma i sacchi di dollari messi sul piatto non erano bastati.

Il Milan sarà la nuova casa di Lim? E’ presto per dirlo, ma difficilmente quando si parla di società quotate in Asia le notizie escono a vanvera. Ne sentiremo ancora parlare.

Twitter: @PierDiRienzo

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