L’uomo che sta cercando di mettere le mani sul Milan è un sessantunenne di Singapore, al secolo Peter Lim. Viene considerato tra gli uomini più ricchi di Singapore: nel 2010 è stato classificato da Forbes all’8° posto tra i 40 uomini più ricchi del piccolo stato asiatico; mentre nella classifica generale si è piazzato 761° con un patrimonio stimato in 2,4 miliardi di dollari. Timido e dedito al lavoro, come lo descrive il Sunday Times di Singapore, ha studiato all’University of Western Australia per poi dedicarsi al lavoro di investitore principalmente in Malesia.
Investe principalmente nel settore immobiliare, grazie alla società Rowsley, in Malesia. Nella regione di Iskandar sta costruendo una città satellite con il patrocinio della famiglia reale Johor. Con FASTrack Iskandar, invece, ha in cantiere il progetto di una pista automobilistica certificata FIA di 4,5 km che verrà terminata nel 2016. Possiede inoltri alcuni locali a tema Manchester United per tutta l’Asia. Infine, nel 2011 ha preso una quota partecipativa rilevante in McLaren Automotive per aprire alla casa britannica il mercato asiatico. Non è un caso se il primo store McLaren nell’est è stato aperto proprio a Singapore.
Sport e cantieri sono il pane di Lim. E con sport si parla specialmente di calcio, perché il magnate di Singapore ha provato ad acquisire prima il Liverpool e poi l’indebitato Valencia per 480 milioni. Nulla da fare in entrambi i casi: ora sotto col Milan. La famiglia Berlusconi non pare intenzionata a lasciare il timone e considera troppo alta la pretesa di Lim. Barbara è stata chiara a 300 milioni di euro si cede solo il 30%, a comandare ci penseranno ancora i Berlusconi per molti anni.