Lotta, ma non decide: Pazzini, mai stato così poco bomber. L’analisi

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Pazzini, non è il tuo anno. La stagione, condizionata dall’intervento al ginocchio destro dello scorso 23 maggio, in termini di gol è decisamente la peggiore della sua carriera. All’attivo solo 2 reti: una in Coppa Italia, l’altra contro il Cagliari in Campionato. Troppo poco per un bomber di razza, troppo poco perché anche i numeri degli esordi in Serie A con la maglia dell’Atalanta (6 gol nel 2004-05, 5 nel 2005/06) oppure quelli della stagione all’Inter (8 nella stagione 2011/12) sono più del doppio rispetto al presente.

Difficile sgomitare con Balotelli per avere un posto che a volte sembra assegnato a prescindere. Ma anche un peccato non sapere trasformare le briciole in oro e soprattutto non cogliere le occasioni, quelle vere, al volo. Un esempio è la gara contro il Genoa, Super Mario ha la febbre: Seedorf rilancia l’ex Samp che però non trova il guizzo. Si impegna, prende falli e lotta su ogni pallone ma la sensazione, che dava appena tornato dall’infortunio, di poter spaccare la partite sembra svanita.

Che Balo e il Pazzo “si servano” a vicenda è (quasi) sotto gli occhi tutti, ma ora, indipendentemente da moduli, minuti e avversari, a servire davvero è la gioia personale del numero 11. Il contratto in scadenza nel giugno 2015 non è la preoccupazione di oggi, semmai di un domani non così lontano. Napoli e Lazio sono sulle sue tracce da tempo, quel tempo che a Milano sta scivolando via un po’ troppo velocemente. Prima di mollare però, ci sono ancora 5 partite per sistemare i conti.

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