Dalla Svizzera arriva la sesta edizione di un interessantissimo rapporto demografico sul mercato del lavoro del calcio europeo, basato sui calciatori presenti nei 31 maggiori campionati europei nel 2013. Tra gli artefici dello studio Raffaele Poli, direttore dell’Osservatorio calcistico del Cies, cioè del Centro internazionale di studio dello sport; l’Osservatorio ha redatto questo studio che ogni anno rappresenta un valido strumento per conoscere ancor più da vicino le problematiche e le sfaccettature del calcio moderno.
Ciò che andremo ad analizzare in particolare sono però i dati riguardanti i vari settori giovanili in Europa, e quali club stanno svolgendo un buon lavoro di formazione e sviluppo dei giovani ‘prodotti’. La geografia dei talenti può essere studiata attraverso una classifica che vede il Barcelona al primo posto in quanto club che ha sfornato giovani calciatori: ben 44 infatti, di cui 16 attualmente indossano la maglia blaugrana (inutile ricordare i vari Valdes, Puyol, Xavi, Iniesta e Messi), i restanti 28 sono sparsi nei 5 campionati europei più importanti. Segue il Lione, con 31 canterani, a pari merito con il Real Madrid.
E per quanto riguarda le squadre italiane? Nei primi 12 posti ce ne sono due: Atalanta e Milan. I bergamaschi sono la migliore società del nostro campionato nell’ambito del settore giovanile: occupano l’ottavo posto della speciale classifica, con 22 giocatori cresciuti nel proprio vivaio di cui 8 ancora presenti in rosa; il Milan occupa la dodicesima posizione (a pari merito con Le Havre, Espanyol, Monaco, Atletico Madrid, Valencia, Tolosa, Bordeaux, Sochaux, Montpellier e Real Sociedad), con 20 giocatori provenienti dalla cantera di cui 3 in prima squadra (De Sciglio, Cristante e Petagna). Il lavoro degli ultimi anni quindi sembra stia premiando le aspettative della società rossonera, confermandola fra i top club dei settori giovanili in Italia; tuttavia, fra i tre giovani rossoneri solamente De Sciglio è l’unico ad aver trovato effettivamente spazio fra i titolari.
Il settore giovanile rossonero non può che continuare a crescere, considerati i programmi ben definiti della società. L’auspicio è quello di vedere più canterani indossare la maglia rossonera e di vederli giocare titolari, seguendo l’esempio di De Sciglio.