Pensare che per De Sciglio, questo, sia stato un anno buttato via sarebbe l’errore più grande, quella attuale però rimane comunque una stagione orribile, fisicamente parlando, per il terzino del Milan. Prima il menisco, poi l’infiammazione al ginocchio sinistro operato, infine la (doppia) distorsione alla caviglia: fermo per 4 mesi, non di fila ma comunque dolorosi. Nemmeno 20 presenze (!). Il 2013/2014 è stato difficile per i rossoneri ed ancora più sofferto per Mattia, che di fatto è stato davvero a disposizione solo per i playoff di Champions, i mesi finali di Allegri (dicembre-gennaio) ed i primissimi di Seedorf (fino a Lazio-Milan, 23 marzo).
Sbagliato, ancora, rifugiarsi nel più classico e pericoloso “il peggio è passato”. Perché sì, De Sciglio va verso il recupero e con la Roma potrebbe essere a disposizione, ma è impossibile correre troppo. Probabile il rientro definitivo in un’occasione di lusso come il derby, una delle sue prime apparizioni (la terza) in Serie A con la maglia del Milan: era il maggio del 2012, quando il Diavolo perse 4 a 2 e scudetto. Ma in quel caso il giovane difensore passò con lode l’esame, agendo senza paura (al posto di Bonera) e dimostrando carattere, finendo perfino a muso duro con Javier Zanetti. Adesso l’obiettivo è raggiungere l’Europa League e “vendicare” (non solo) quel ko.
Seedorf lo aspetta, rigorosamente per la fascia destra, poi toccherà a De Sciglio fare l’impossibile per rimanere in campo fino alla fine: solo così il posto fisso al Mondiale 2014 sarà suo, Prandelli chiede garanzie. E il Milan non vede l’ora di riabbracciarlo.
This post was last modified on 22 Aprile 2014 - 12:07