Milan, con l’Europa League riscatti Rami e Taarabt a costo zero. Ecco quanto vale davvero la coppetta

La questione circola oramai da settimane in casa Milan: vale davvero la pena impegnarsi in queste ultime giornate di campionato per raggiungere il sesto posto, sinonimo di qualificazione alla prossima Europa League? Conti alla mano, la risposta è sicuramente affermativa. Ne va il prestigio della società, che non può rimanere senza competizioni europee per una stagione, ma anche le casse del club: seppur inferiori alla Champions League, infatti, la coppetta europea alzata dai rossoneri garantirebbe al Milan di riscattare in questa stagione Rami e Taarabt a costo zero e a vedere con più fiducia il futuro. Ma andiamo nel dettaglio.

La qualificazione alla competizione regala subito 1,3 milioni di euro. Pochi, vero, ma visto il momento di difficoltà economica non sono da buttare via. A luglio ed agosto arrivano i due turni playoff per la sesta classificata in campionato, ed è qui l’inganno dell’Europa League: per prepararsi alle doppie sfide i rossoneri, infatti, dovrebbero rinunicare alla torunée americana e i suoi 3,5 milioni di incassi. Ma arrivare fino alla finale della competizioni può portare nelle casse rossonero quasi 25 milioni tra premi per i risultati, market pool, incassi del botteghino e bonus dagli sponsor.

Vincere il girore di Europa League con sei vittorie su altrettante partite equivale a 1,2 milioni di euro. Percorso difficile, ma arrivare sino alla finale, poi, garantisce altri 8,7 milioni per un totale di 9,9 milioni se la coppa dovesse venire alzata da Montolivo. A questi vanno aggiunti gli incassi derivanti dai diritti televisivi, che negli ultimi anni stanno notevolmente lievitando: la Lazio, due anni fa, rimasta l’unica italiana nella competizione fino agli ottavi, ha incassato 5,9 milioni dalla UEFA. Subentrano, inoltre, gli incassi del botteghino. L’Europa League non è la Coppa dei Campioni ma il pubblico, quando arrivano i quarti, incomincia ad appassionarsi e San Siro potrebbe diventare fonte di ricavi. Infine gli sponsor, tecnici ed economici: sicuri che Adidas e Fly Emirates vogliano rimanere lontano dell’Europa anche solo per una stagione?

L’incognita del sesto posto è sicuramente rappresentata dalla torunée americana, che andrebbe così annullata per prepararsi ai turni di qualificazione. Un (notevole) sacrificio economico per provare l’assalto ad una coppa che, comunque, andrebbe ad arricchire l’albo d’oro di via Aldo Rossi. E visto il periodo di magra, anche dal punto di vista sportivo, l’Europa League rappresenta l’unica àncora di salvataggio.

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