Nelle vesti di ambasciatore della Laureus Sport for Good a Kuala Lumpur, Ruud Gullit non dimentica di parlare di Milan e concede una lunga intervista a L’Espresso. “Ho allenato club importanti: il Chelsea, il Newcastle, il Los Angeles Galaxy e il Grozny che aveva ottimi giocatori. Nel 2004 ho anche diviso la responsabilità della Nazionale olandese con Dick Advocaat. Ma in panchina non ho mai colto grandi risultati. Sì, mi piacerebbe ritentare. In rossonero? Volete farmi litigare con Seeodrf?”.
Sulla famiglia Berlusconi, Galliani e Seedorf: “Non conosco Barbara. Quando giocavo nel Milan lei era ancora una bambina. Sono certo però che Berlusconi non abbia in animo di mollare. Non ho mai conosciuto un presidente che avesse una volontà di vincere come la sua. Il Milan ha il vantaggio di avere una grande tradizione alle spalle. Dirigenti di caratura eccezionale come Adriano Galliani, che ha dedicato tutta la sua vita al Milan. Un allenatore di grandi ambizioni come Clarence Seedorf, che da calciatore ha contribuito a scrivere la storia della società. è appena arrivato e non capisco che senso abbia subissarlo già di critiche se qualche volta inciampa. E’ un uomo intelligente, diamogli modo di lavorare sulla testa dei giocatori”.
Poi per quanto riguarda Balotelli: “Il futuro è nelle sue mani. Dipende solo da lui. Mario sa bene di essere un attaccante superdotato. Ma nel calcio d’oggi non basta. Servono altri valori. Sta a lui tirarli fuori, è inutile dargli consigli. Non è più un ragazzino”.
This post was last modified on 16 Aprile 2014 - 19:49