Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Collabora con La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).
“Stasera, che sera!“, potrei finalmente dire. Si gioca di lunedì e lo si fa nella speranza di portarsi a meno cinque dall’Inter. Destini nuovamente incrociati quelli rossonerazzurri, che hanno vissuto fasi alterne in una stagione maledetta, ma che, alla fine, potrebbero trovarsi a giocare per l’ultimo posto utile in ottica Europa League. Anche sabato sera, dopo il rigore sbagliato da Milito, è sembrato che i cugini ci chiedessero gentilmente di raggiungerli, o almeno di avvicinarli, per regalarci un finale di stagione un minimo avvincente. Di meglio, sempre a livello di derby, continuano a fare nei nostri settori giovanili: dopo il caso La Ferrara di due settimane fa, ieri gli Allievi Nazionali, coadiuvati dai responsabili Filippo Galli e Roberto Samaden, hanno organizzato un bellissimo Terzo Tempo a fine partita. Sguardi distesi, buffet ricco e quella stretta di mano tra giovani capitani che ci ridà speranza per il futuro del nostro pallone.
Altro protagonista di un derby giovanile, quello Primavera di mercoledì prossimo che seguiremo live come sempre, sarà Stephan El Shaarawy. Faraone che ha particolarmente apprezzato il nostro omaggio di qualche giorno fa, al punto da essere ancora l’ultimo retweet sul suo profilo Twitter. E a proposito di Stephan, in vista del Grifone, non si possono non citare le parole un tantino provocatorie dell’ex Luca Antonini: “Gli consiglio di raggiungermi qua. Lui a Genova è di casa, una stagione in riva al mare per ritrovare se stesso gli farebbe benissimo…“. Già, ritrovare se stesso: in tanti aspettano l’ingresso di mercoledì sul campo del Vismara per capire davvero se El92 potrà tornare uno dei perni inamovibili in vista della prossima stagione. Noi serviamo a lui, ma lui serve maledettamente a noi. Siete d’accordo?
Domanda che non va certo girata a Jaap Kalma, nuovo direttore commerciale rossonero e legato al calcio solo a livello aziendale. Chiare, chiarissime le sue parole all’inaugurazione di Casa Milan. Chiara, chiarissima la stilettata ad Adriano Galliani: “Qui c’è un potenziale inespresso, penso agli Stati Uniti anche se lì è proprio un mondo completamente diverso. In passato i club di calcio sono stati gestiti molto attraverso la passione, tant’è che la parte sportiva è sempre stata molto avanzata. Ma occorre portare una maggiore struttura alla parte aziendale“. Tradotto: società di questo genere devono necessariamente ergersi su due grosse incudini, quella sportiva e quella commerciale. Finora la seconda è sempre stata colpevolmente accantonata. Meno di 24 ore e all’evento Gatorade l’ad dalla cravatta gialla ha cercato dal palco di rispondere a tono. Ma va detto che sembra abbastanza chiaro come tanti (tutti) abbiano voltato le spalle ad AG. Compresi i colleghi più sfacciatamente devoti. Ma avremo modo di approfondire.
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