Sono cambiate, sorprendentemente a campionato in corso, le modalità dei controlli antidoping nel calcio professionistico: nell’ultimo turno in Serie A, B e Lega Pro, nessun ispettore della Figc ha assistito i medici sportivi incaricati del test vero e proprio. La decisione di rinunciare al lavoro degli ispettori federali (che garantivano anche il controllo visivo sull’operazione negli stadi) è stata presa dalla commissione antidoping del Coni, presieduta dal generale dei carabinieri in pensione Lucio Nobili.