Che abbia destato e desti tutt’ora enormi perplessità da un punto di vista prettamente tecnico è ormai un dato di fatto. Che la storia del Milan sia stata costellata da terzini sinistri di caratura decisamente più pregiata rispetto a lui non è, allo stesso modo, un mistero per nessuno. Kevin Constant, insomma, non è davvero un elemento capace di accendere l’entusiasmo nemmeno del tifoso milanista più acceso.
Assodato questo dato, però, occorre anche fare un altro tipo di riflessione e metterci nei panni di Clarence Seedorf: chi potrebbe schierare al suo posto, ora come ora? Le prestazioni di Emanuelson, provato prima di lui, non sono state nient’affatto convincenti. I bonus di fiducia si sono, inevitabilmente, esauriti. Provare qualcosa di alternativo, quindi, è diventata una stretta necessità.
Eppure, nonostante quanto detto prima, al popolo rossonero importa ormai ben poco che il tecnico sia con l’acqua alla gola e con una povertà di alternative quasi desolante. Ad ogni accelerazione di Leto e ad ogni pallone sbagliato dal terzino ex Genoa i fischi, ieri sera, piovevano impietosi.
Che il giocatore non sia neanche un lontanissimo parente di Serginho l’abbiamo già detto e lo ripetiamo ancora, ma in questo caso sembra esserci qualcosa di più. Che questi fischi dipendano anche dal fatto che Constant è stato uno dei fiori all’occhiello del mercato “dei favori” di Galliani? Possibilissimo, per non dire molto probabile.