Si dice che i grandi campioni facciano la differenza nelle occasioni importanti. Cosa distingue un buon giocatore da un giocatore indispensabile se non la capacità di essere decisivo?
Ecco, è questo il grande interrogativo che incombe su Mario Balotelli: siamo in attesa del salto di qualità oppure la soglia dov’è fermo da tempo non è una sosta ma un limite? La sua stagione al Milan non è stata negativa, soprattutto se a parlare sono i numeri: 19 gol stagionali, 13 in campionato (uno in più rispetto ai suoi primi 6 mesi al Milan), ma dietro la matematica c’è altro. Bisogna ricordare che 5 di queste reti le ha siglate grazie a punizioni e conclusioni da fuori area, ossia lontano da quello che dovrebbe essere il suo raggio d’azione. Eppure lui continua a definirsi “centravanti”, ma del cecchino, del bomber di razza, non ha tutte le caratteristiche.
Ecco perché queste ultime 5 gare di campionato saranno decisive per il suo futuro, al Milan e nella Nazionale. La società rossonera vuole la certezza di avere in squadra un leader e un giocatore in grado di fare la differenza, non solo potenzialmente. E il Mondiale sarà una vetrina perfetta per mettere in mostra le sue qualità. Ma, come in ogni cosa, anche una competizione così ambita ha i suoi contro: al Mondiale o esci vincitore oppure sconfitto, è difficile trovare un via di mezzo. Soprattutto se ti chiami Mario Balotelli.
This post was last modified on 17 Aprile 2014 - 15:20