Quella di ieri, è stata per Mario Balotelli l’ennesima gara da dimenticare allo stadio Olimpico. SuperMario, fin da quando vestiva la maglia dell’Inter, ha sempre sofferto lo stadio della capitale ed il suo pubblico, in particolare quello di fede giallorossa (mai particolarmente generoso con l’attaccante milanista): nel 2009 i primi insulti razzisti, nel 2010 fu Totti a rifilargli un calcione da dietro, e poi ancora insulti razzisti che si sono ripetuti anche nelle ultime due gare disputate a San Siro (con addirittura l’arbitro Rocchi costretto ad interrompere il gioco per 90 secondi nel match del 13 maggio 2013 terminato 0-0).
Uno stadio, quindi, che Balotelli pare particolarmente soffrire, soprattutto in termini di nervosismo, ed a risentirne è anche il suo bottino di reti, ancora a secco tra le mura dell’Olimpico. Ma Mario vive un rapporto difficile con le squadre romane, anche lontano dal loro stadio di casa: l’attaccante della Nazionale ha infatti messo a segno sole 3 reti contro la Roma (una in Supercoppa italiana ed una doppietta con la maglia dell’Inter nel 2009 a San Siro), mentre con la Lazio il bottino è ancora fermo a quota zero.
I tifosi del Milan possono solo augurarsi che Balotelli possa spezzare questo incantesimo a partire dalla prossima stagione.