Abate, è l’ora delle decisioni

Ignazio Abate conosce bene il Milan e il Milan conosce bene Ignazio Abate. Il difensore è entrato nella grande famiglia rossonera nel 1999, è cresciuto nelle giovanili ed è maturato prestito dopo prestito in giro per l’Italia. E’ tornato nel 2009 e in questi cinque anni si è consacrato ad alti livelli. Ha mantenuto degli standard elevati e con Ancelotti prima e Allegri poi ha trovato anche una buona continuità di gioco. Quest’anno, il numero 20 rossonero è partito come titolare fisso nello scacchiere del tecnico toscano, uno degli uomini chiave della formazione milanista. L’idea era quella di sfruttare sia le sue doti difensive che quelle offensive, la precisione dei suoi cross è sempre utile per gli attaccanti di turno che unita alla sua velocità lo rende pericoloso per le difese avversarie.

A fine novembre però, la stagione di Abate ha subito una battuta d’arresto. Un infortunio alla caviglia l’ha allontanato dal campo, per ritornarci solo a fine gennaio in occasione della vittoria di Cagliari. Due settimane prima però, il Milan aveva perso 4-3 contro il Sassuolo e la sconfitta aveva segnato l’epilogo dell’avventura sulla panchina rossonera di Allegri. Al suo posto è arrivato Seedorf e il resto è storia dei giorni nostri. Il tecnico olandese non lo vede e lo costringe a tanta panchina e ad insoliti cambi di ruolo. Un infortunio muscolare lo allontana ulteriormente dal campo e definitivamente dai piani societari, a questo punto era prevedibile la richiesta di un confronto vista la situazione tutt’altro che rosea tra tecnico e giocatore.

Dall’incontro di ieri nessuna novità e poche conferme, l’unica certezza è che tra i due non c’è feeling. Domani sera contro il Livorno si preannuncia una nuova bocciatura, l’ennesima panchina per Abate. Nel frattempo si parla anche di rinnovo dato che il difensore andrà in scadenza nel 2015. Alla luce dei fatti sembrerebbe molto lontano, ma l’importante è fare chiarezza e prendere una decisione. Il rischio è di perderlo a parametro zero, quindi sarebbe comprensibile una sua cessione a Giugno: per questo motivo nelle ultime ore è tornato in primo piano l’interesse di Fiorentina, Lazio e Zenit San Pietroburgo. L’unica ancora di salvezza per Abate sarebbe l’esonero di Seedorf, sempre più possibile: non resta che tifare contro…

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