La matematica, si sa, non è un’opinione, e i numeri, se analizzati con cura, non possono nascondere inganni. E’ quanto si evince da un articolo pubblicato ieri dal Corriere dello Sport, che parla di “giallo” a San Siro. Il caso riguarda gli spettatori nelle gare casalinghe del Milan, il cui dato ufficializzato dalla società non corrisponde a quello degli accessi ai tornelli.
Il Milan, infatti, conta circa 23mila abbonati e una media biglietti (dichiarata) di 15mila a partita. Numeri che fanno presupporre poco meno di 40mila spettatori per ogni gara interna. Ma i dati dei tornelli raccontano un’altra verità: la vera media (totale) sarebbe di circa 29.500 unità, ossia con un deficit di 10mila spettatori. Fantasmi? Evidentemente no. Quindi, è possibile che il Milan abbia “gonfiato” i dati per non mostrare anche quest’altra depressione stagionale. Ma, la vicenda, è ancora tutto da analizzare.
Nel frattempo, come riporta ancora il quotidiano sportivo, anche il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha acquisito i dati relativi al caso e sta ragionando sul da farsi. C’è da capire, infatti, se ci sono gli estremi per un esposto da redigere all’Antitrust (l‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), e se dalla vicenda emergano profili sospetti di una pratica commerciale scorretta.
Inoltre, il silenzio del Milan stona con la sua solita chiarezza, soprattutto in campo imprenditoriale. Si attendono sviluppi.