Aspettando l’Udinese ma pensando alla Champions, il “Friuli” per darsi la carica in vista di Madrid. Il presente del Milan di Seedorf corre veloce, per analizzarlo ed approfondirlo SpazioMilan.it ha intervistato in esclusiva Francesco Velluzzi, giornalista e collega de La Gazzetta dello Sport, profondo conoscitore dell’ambiente friulano.
Velluzzi, domani c’è Udinese-Milan: come finirà?
“Mi aspetto una partita equilibrata, non sarà una Coppa Italia-bis, quando l’Udinese vinse meritatamente a San Siro. Il Milan è cresciuto e in campionato è sempre temibile, ma sarà comunque durissima strappare un successo“.
Udinese in ritiro ma da rispettare, vero?
“L’Udinese ha dimostrato di essere grande con le grandi, sarà una partita tostissima: credo che i bianconeri siano addirittura favoriti, direi 55% contro il 45% dei rossoneri. Quella di Danilo sarà un’assenza pesante, è vero, ma rientrerà Domizzi. E poi anche il Milan ha delle difficoltà, come Balotelli che non sarà al massimo. Al momento le due squadre sono quasi sullo stesso livello, il Milan vale l’Udinese più che una Juventus o una Roma. Da domani fino al prossimo weekend ci sarà un trittico di appuntamenti molto intensi, che finiranno con un’interessante sfida contro il Parma, tutta da vivere“.
“Friuli” e poi Champions, i rossoneri possono sperare?
“Per la Champions è logico essere pessimisti, ma il Milan in Europa cambia pelle e sorprende sempre in positivo: le possibilità di passare il turno ci sono, unite al pieno recupero di Balotelli. SuperMario rimane una presenza fondamentale per la squadra, unica: è uno dei pochi che ha un buon tiro e può essere imprevedibile“.
In questo senso, Lei lo rischierebbe in coppia con Pazzini dall’inizio?
“Direi di no, andare tutti all’attacco sarebbe un assist perfetto per l’Atletico, che potrebbe colpire e chiudere il discorso, non avendo nemmeno bisogno di scoprirsi: giocherei con Balotelli prima e Pazzini poi, anche se ai tifosi e soprattutto a Berlusconi piace molto vederli in coppia… Ovvio, stare senza Europa sarebbe un danno enorme per il Milan“.
Cosa ne pensa, in breve, delle polemiche successive al recente Tweet di SuperMario?
“E’ stato di pessimo gusto, ma il mondo social va così e poi Mario si diverte a fare questo: è stato stupido il dopo, i commenti ad una vicenda poco significativa“.
Qual è il suo bilancio sui nuovi acquisti?
“Taarabt è stata una sorpresa, è un giocatore più facile da inserire in una squadra europea: ha corsa, estro e grande qualità. Rami è un difensore decente, non mi fa impazzire ma visto la carenza di centrali di spessore rappresenta un buon innesto. Honda rimane importante, ma per un giapponese ambientarsi in Italia richiede tempo. La squadra di Guidolin insegna, avendo in rosa tanti stranieri: servono almeno 2 mesi prima di giudicare“.
Comunque andrà, sul campo, questo sarà un anno di fallimento per il Milan. Seedorf è l’ideale per ricominciare?
“Seedorf non lo si può ancora definire un allenatore, sta gestendo la situazione in maniera normale: è passato dall’appendere le scarpe al chiodo al sedersi in panchina in un attimo, senza fare la gavetta come Allegri. Allegri era mal digerito sia da Silvio che da Barbara Berlusconi, si è tolto un peso anche lui lasciando i rossoneri. Seedorf è intelligente, però non è sicuro del posto…“.
Vada più nello specifico…
“Se dovesse fallire in Champions e non raggiungere nemmeno la zona Europa League, la conferma non sarebbe per nulla scontata. Anche perché per il futuro si fa il nome di Inzaghi, che piace e viene sponsorizzato sempre di più“.
Infine, la sua posizione sulle voci che parlano di un Milan in vendita.
“Senza dubbio è alla ricerca di partnership internazionali. Con Berlusconi la società è stata gestita sempre bene, al suo interno i rossoneri hanno un modello di innovazione commerciale come nessuno in Italia. Ma lo sviluppo è necessario per provare a competere con Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e inglesi, e per farlo serve denaro, quindi nuovi investitori. Si tratterebbe solo di soci di minoranza, anche perché cedere tutto il Milan adesso sarebbe un grave danno per Berlusconi, che sta piano piano ritornando sulla scena politica“.