Queste le dichiarazioni di Clarence Seedorf dopo Lazio-Milan.
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“Abbiamo dimostrato carattere, la squadra è stata compatta e i ragazzi si sono aiutati a vicenda: lo spirito è quello giusto. Purtoppo abbiamo ottenuto un solo punto, un piccolo passo in avanti c’è stato. Balotelli fuori? Pensavamo che Pazzini potesse dare fastidio alla Lazio, fargli più male: nella ripresa abbiamo provato a cambiare qualcosa ma abbiamo subito il pari. Galliani un giorno ha detto che vorrebbe vincere giocando male, andando avanti così lo faremo contento… Noi cerchiamo sempre di giocare, di essere concreti: oggi lo abbiamo fatto. Non c’è mai stata una separazione tra me e la società, è stato solo scritta e virtuale, ci siamo sempre sentiti quasi ogni giorno: ho chiesto vicinanza perché so che Galliani conosce l’ambiente e può darci una mano. Ripeto, non ho ricevuto nessuna telefonata da Silvio Berlusconi, quindi per me rimane valido il patto firmato con il Milan poco più di 2 mesi fa. Mi sta piacendo l’esperienza da allenatore, sotto ogni aspetto, mi sento che sto crescendo. Ho cercato di ridare gioia alla squadra, di mettere in pratica delle cose che possono sembrare invisibili ma che sono fondamentali. Non c’è solo il risultato, contano anche la testa e le anime: da questo punto di vista sono soddisfatto. Adesso vanno inseguite le vittorie che mancano insieme a tutti”.
MEDIASET PREMIUM
“Io ho cercato di preparare questa partita come tutte le altre, con concentrazione ed attenzione ai particolari. Ho cercato di separare le cose esterne da quelle sul campo, ma non è mai facile giocare dopo 3 sconfitte. La squadra ha reagito bene, con compattezza, è stata una gara equilibrata ed il risultato è giusto. Ho scelto Pazzini per le caratteristiche della Lazio ed infatti ha giocato una buona gara. Nel secondo tempo ho inserito Balo per cercare il secondo gol, peccato per il loro pareggio. Passato il momento peggiore? Questo dipende da voi giornalisti (ride). Tutte le gare sono difficili, a partire da quella di mercoledì. Sono arrivato qui consapevole della situazione, ci sto mettendo tutto me stesso così come stanno facendo i ragazzi. Il mio dna è quello di un vincente, quindi non preparo le partite per pareggiare o perdere. Ho cercato di dare tranquillità e serenità al gruppo per fare bene nel presente, purtroppo qualche risultato è mancato quando meritavamo qualcosina in più e questo incide sul morale della squadra. La società è stata chiara: dobbiamo arrivare in Europa”.
CIELO
“O parliamo della partita o me ne vado. Se da una settimana all’altra mi dipingete in maniera diversa, prima da santone gentile ora in altro modo, è un problema vostro. Ma lo capisco, siamo in Italia“.