Che la luna di miele sia già finita? Seedorf come allenatore del Milan sembrava un progetto sì ambizioso e forse un po’ rischioso, ma anche affascinante e soprattutto a lungo termine. L’idea che i tifosi si erano fatti era che Clarence avrebbe preso la squadra, avrebbe valutato la rosa insieme con Galliani e a giugno i due avrebbero tirato le somme per ripartire con un’idea ben precisa in testa.
Probabilmente però l’ambiente rossonero aveva messo in conto di arrivare a fine anno con uno score migliore di quello che si sta prospettando ora come ora: 7 sconfitte in 12 partite, fuori dalla Champions e dalla lotta per l’Europa League. Seedorf ha fatto male, peggio di Allegri addirittura, e ha destabilizzato l’ambiente con alcune dichiarazioni non proprio soft. Pare anche che lo stesso Berlusconi, che aveva fortemente spinto per l’olandese un paio di mesi fa, sia rimasto un po’ perplesso dell’impatto non proprio decisivo che l’allenatore rossonero ha avuto sulla squadra. Si parla di uno spogliatoio poco unito e non contento di come Seedorf gestisce le cose a Milanello.
Quello che trapela nelle ultime ore è una sorta di ultimatum a Clarence: le prossime due partite, tutte e due fuori casa con Lazio e Fiorentina, sarebbero decisive per il futuro dell’olandese. Due partite non semplici, soprattutto in un momento del genere e con una squadra da motivare. Nell’ultimo paio di anni il Milan ha vinto pochissime partite con squadre di alta classifica e il lavoro di Seedorf doveva teoricamente essere valutato sul lungo periodo. Il Milan sapeva di prendere un allenatore senza esperienza, dargli due mesi di tempo per dimostrare di essere all’altezza forse è un po’ troppo poco.