Sconcerti: “Con Seedorf vedo confusione, sta facendo male. Non è Galliani il problema, ma…”

Queste le parole rilasciate da Mario Sconcerti, giornalista, voce di Sky ed editorialista per il Corriere della Sera, a Milan Channel.

Quando si parla nei momenti difficili di una squadra è facile non venire compresi. Per me il Milan è uno straordinario oggetto di studio, è una grande società e squadra, me ne occupo con sentimento soprattutto visto il periodo complicato. Rispettare l’entusiasmo è più facile, il contrario meno. Il gol di Llorente in Milan-Juventus ha cambiato le cose ma non troppo, di sicuro quello è stato il miglior Milan della stagione: i 20 minuti di Milano mi hanno ricordato i 20 minuti di Firenze, nel primo caso i bianconeri sono stati fortunati mentre nel secondo hanno perso. Però i problemi sono più massicci e profondi, il Milan ha dei limiti e deve risolverli. Seedorf? C’è stato un errore tecnico iniziale con il 4-2-3-1, si è sbilanciata la squadra senza avere dei vantaggi. I tre trequartisti, da Robinho a Taarabt, sono giocatori importanti ma segnano poco: questo, Seedorf poteva evitarlo. Fin qui con Seedorf vedo confusione nei rossoneri, che sono stati eliminati in due competizioni su due: nel giudicare il lavoro dell’olandese non posso essere soddisfatto, non sta facendo bene”.

E ancora: “La squadra non sembra essere riuscita a capire le cose che chiede l’allenatore, o magari non vuole: c’è un difetto di comunicazione. Non dubito che il Milan sia ancora compatto. Galliani è un grande dirigente, non c’è dubbio, magari la sua presenza pluriennale ha dato noia a qualche tifoso ma farei attenzione a volermene liberare a tutti i costi. Se si cambia un medico del genere, bisogna trovare un altro altrettanto bravo. E’ sbagliato mettere la croce addosso a Galliani. Berlusconi dice il vero quando parla di squadra costruita male, ci sono troppi stranieri: sono convinto che una squadra italiana debba avere una base italiana forte, la storia del club deve tornare a pesare. L’avvento di Barbara Berlusconi è ancora da capire se possa essere benefico oppure no, così come sapere anche le intenzioni di Silvio Berlusconi sul mercato. E’ fondamentale avere a cuore il destino della società”.

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