Sacchi: “Il Milan deve ripartire da Galliani. Milanello deve tornare un’officina. Seedorf? Le sue idee mi piacciono”

Arrigo Sacchi, spesso interpellato sulle tematiche di casa Milan, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento generale dei rossoneri e delle possibili mosse per ripartire: “Io ricomincerei da Adriano Galliani, uno dei più grandi dirigenti del mondo. Ho lavorato con lui, parlo per esperienza diretta: è l’uomo adatto per creare un nuovo progetto. Milanello deve tornare a essere un’officina. Da lì devono uscire giocatori e allenatori. E poi: ringiovanimento generale e un forte gruppo italiano. Galliani sa come si deve agire. Innanzitutto è necessario individuare i giovani talenti prima delle altre società. E questo si può fare creando una fitta rete di osservatori e collaboratori. Se non ci sono grandi risorse economiche, ci si deve arrangiare con le idee”.

Su Seedorf: “Le sue idee mi piacciono molto, solo Galliani può giudicarlo adesso perché osserva tutti i giorni il suo lavoro. In giro ci sono tanti bravi allenatori che credono nel calcio totale: questo deve essere l’obiettivo. Il gioco va rimesso al centro della questione, così è stato per tutte le grandi squadre della storia: la Honved, l’Ajax di Cruijff, il mio Milan, il Barcellona di Guardiola e adesso il Bayern Monaco”.

Sugli acquisti e su Balotelli: “Non è obbligatorio cercare nomi famosi. L’importante è avere giocatori giovani e disponibili, che sappiano interpretare lo spartito che l’allenatore intende far suonare. I tifosi capiscono e non criticano, se vedono che c’è un progetto chiaro. E poi, secondo me, assieme ai giovani, serve un nucleo di cinque-sei uomini un po’ anziani per dare la linea. Io ho sempre pensato che prima di tutto viene il gioco e che, per interpretarlo, servono persone affidabili dal punto di vista tecnico, fisico e professionale. Balotelli bocciato? Non sta a me dirlo”.

I motivi del crollo: “Credo che un problema serio sia stato rappresentato dalle divergenze in società. Certe cose si sentono e si riflettono anche in campo. Mi auguro che oggi tutto sia stato appianato. Per ripartire e per tornare grandi. Con Galliani al comando”.

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