Ahinoi per Andrea Petagna è proprio una stagione dai chiaro-scuri evidenti: dalla gioia di andarsi a giocare le proprie chance a Genova con la maglia della Sampdoria, alla delusione di non vedere mai il campo e infine tornare alla base a gennaio, da un Torneo di Viareggio vinto con la Primavera, alla prudenza nello schierarlo di Seedorf. Ora anche un infortunio che appare abbastanza serio. Un trauma distorsivo al ginocchio destro che presumibilmente terrà lontano dal campo il ragazzo forse anche per più di due settimane, come diranno oggi i risultati delle analisi.
Ecco che nasce un grosso problema di numeri lì davanti: con Mario Balotelli rientrante a Udine ma acciaccato e presumibilmente preservato per la delicatissima sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid, ancora una volta sarà compito del solo Giampaolo Pazzini sostenere il peso dell’attacco rossonero. La staffetta è pronta, prima uno poi l’altro, tanto per non far stancare nessuno, un po’ come Seedorf sta facendo coi suoi centrocampisti: un turn over continuo per provare sempre nuove soluzioni. In avanti il posto occupabile è uno solo e le soluzioni sono due, ma il primo esclude sicuramente il secondo.
Sì, come più volte detto dallo stesso Seedorf, sarà molto improbabile, quasi al limite dell’impossibile, che schiererà contemporaneamente Balotelli e Pazzini. In effetti un Balo tra i trequartisti non garantirebbe quella copertura e quel dinamismo che un Poli ha. Nonostante ciò, si è già visto che se i due vengono schierati assieme (ad esempio Cagliari), il Milan produce molte più occasioni e segna anche di più, senza attendere la giocata da fuoriclasse che al momento ha solo Super Mario. Il modulo scredita la loro discesa simultanea in campo? E allora facciamocene una ragione: Pazzini resta la riserva di lusso di Balotelli.
This post was last modified on 7 Marzo 2014 - 13:46