Si sfila Prandelli, appare Mancini. Ma Silvio ne ha in testa solo uno…

Sembra assurdo tornare a parlare di toto allenatori dopo poco più di due mesi dall’insediamento di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera eppure, al momento, le possibilità che l’olandese resti il tecnico del Milan sono davvero minime. Tutto dipenderà dai risultati che il Diavolo riuscirà ad ottenere da qui a fine stagione, certo, ma non è nemmeno escluso che eventuali altre brutte figure potrebbero convincere i vertici del club ad un cambiamento prematuro. In quel caso la squadra verrebbe affidata a Mauro Tassotti per le restanti gare di campionato.

Ma, se Seedorf non siederà più sulla panchina rossonera, chi sarà il prossimo Mister? Tramontata ormai l’ipotesi Cesare Prandelli, che si è defilato dalla lista dei papabili, firmando il rinnovo con la Nazionale, sembra perdere quotazioni anche l’idea di affidare la guida tecnica a Filippo Inzaghi che non convince il Presidente Silvio Berlusconi e che rischierebbe di bruciarsi alla sua prima vera esperienza. Restano tre nomi in auge in questo momento: Luciano Spalletti, Roberto Donadoni e Roberto Mancini.

Quest’ultimo ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui faceva sapere di apprezzare un eventuale interessamento del Milan nei suoi confronti e di non dare molto peso al suo passato da nerazzurro. Il suo ingaggio annuale faraonico, però, sembra un limite insormontabile e diminuisce di molto le possibilità di vedere l’attuale tecnico del Galatasaray sulla panchina del club milanese. Sono in crescita le quotazioni di Luciano Spalletti, che potrebbe diminuire le proprie richieste economiche a fronte di una ricca buonuscita dallo Zenit San Pietroburgo. Se, invece, dovesse prevalere la linea dei “milanisti”, allora prenderebbe quota l’ipotesi Roberto Donadoni, ora alla guida del Parma e stimato da Silvio Berlusconi.

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