I microfoni di tuttomercatoweb.com hanno intercettato Gianfranco Motta, che, per i più che non sanno chi sia, era l’allenatore del Monza ai tempi in cui il club brianzolo era gestito da Clarence Seedorf. L’olandese, stando alle parole di Motta, non aveva un costante rapporto con lo staff: “Se devo dirla tutta, l’ho visto solo due volte: quando mi hanno assunto, portandomi nel suo ufficio ed un’altra in cui è venuto al campo a trovarci. Non eravamo in contatto diretto. Il nostro rapporto si sviluppava telefonicamente o, quando era a Milano, si confrontava con la dirigenza della società ma a livello personale l’ho visto solo due volte. Fui assunto a cinque giornate dal termine e lo vidi lì: una volta poi a vedere una gara”.
Come si viveva, dunque, col Professore presidente: “C’erano i suoi addetti ma è stato un anno travagliato, non si capiva bene la situazione. Arrivava un dirigente, un amministratore, non si capiva bene quel che fare. Il ‘bastone’ lo menava lui, quando c’erano problemi di qualsiasi tipo interveniva ed onorava i suoi impegni. Se poi non ha onorato le promesse fatte non lo so, i tifosi erano arrabbiati ma non ho idea di questo. Per quanto mi riguarda, l’impatto è stato positivo: è una persona intelligente, preparata, colta, non posso dir niente ma solo ringraziarlo per aver avallato il mio avvento lì. Lui ha cercato di non far morire il Monza e senza di lui il club sarebbe fallito. Poi, che sia andata a finire un po’ così, è per tante ragioni e lui ha fatto tanto per il club. Ripeto: non siamo mai stati in contatto diretto ma gli devo tanto“.
This post was last modified on 20 Marzo 2014 - 16:46