Juve: Pogba-Tevez giganti, Bonucci-Peluso instabili

Il momento del grande scontro è dietro l’angolo. Stasera a San Siro arriva la Juventus di Antonio Conte, capolista indiscussa della Serie A e reduce dalla vittoria nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. La partita è molto ostica sotto ogni punto di vista, ma rappresenta un’ottima occasione per prepararsi al meglio in occasione della sfida di scena l’undici marzo al Vicente Calderon di Madrid, contro l’Atletico. Insomma, il Milan deve dare il massimo. Per il morale, per la classifica, per l’onore e, soprattutto, per l’immediato futuro.

Punto di forza: centrocampo centrale.
Le armi con cui i bianconeri dominano l’Italia sono l’aggressività, l’intensità e le doti atletiche riscontrate nella zona nevralgica del terreno di gioco. Già, è in mediana che la Juventus si esprime al meglio, riuscendo spesso ad avere la supremazia territoriale e a tenere il pallino del gioco. L’assenza di Vidal non deve illuderci: la Vecchia Signora può fare affidamento su un centrocampo fenomenale. Pogba e Marchisio annoverano nel proprio repertorio qualità tecniche, mobilità, propensione verso l’inserimento, efficacia nei contrasti, inclinazione verso la fase di recupero palla e senso del gioco. Grazie al loro lavoro, Andrea Pirlo è protetto a dovere e può esprimersi al meglio, costruendo gioco senza problemi e mettendo in luce le sue doti balistiche e la sua intelligenza tattica. Ecco allora che la Juventus potrebbe avere senza problemi la supremazia a centrocampo e, di conseguenza, creare occasioni da gol a raffica.

Punto debole: Bonucci-Peluso.
La Juve presenta una retroguardia fisica e solida, capace di dominare il gioco aereo con sicurezza e tranquillità, ma che presenta qualche problema in merito alla comprensione dello sviluppo delle azioni. In merito, il centrale difensivo più debole è Leonardo Bonucci, che non sempre riesce a esprimersi su alti livelli e ad assicurare continuità di rendimento. Sia chiaro, il difensore bianconero (originario di Viterbo) sa farsi valere ed è un buon giocatore, ma capita che commetta errori caratterizzati da disimpegni errati con la palla tra i piedi o da mancanza di mobilità e senso tattico. L’altro tasto un po’ dolente dell’armata di Conte è Federico Peluso, esterno sinistro di centrocampo, che potrebbe essere schierato titolare al posto dell’acciaccato (e più forte) Asamoah. Il laterale ex Atalanta, dal momento che scende in campo con poca regolarità, non ha ancora trovato la forma migliore e finora ha riscontrato problemi sia nella fase difensiva sia in quella di spinta. Quando si propone in avanti, capita che non salti l’uomo e che non proponga cross interessanti. In copertura, invece, non sempre è puntuale e preciso e soffre dirimpettai rapidi e decisi.

Giocatore chiave: Pogba-Tevez.
I pilastri portanti della formazione di Antonio Conte sono Paul Pogba e Carlos Tevez. Il francese è uno dei centrocampisti più forti e completi in circolazione. Nonostante la giovane età, il numero 6 bianconero assicura qualità e quantità in qualsiasi circostanza. Garantisce continuità di rendimento e intensità, recupera una valanga di palloni senza andare in affanno, si muove con intelligenza ed eleganza, è capace di inserirsi tra le linee e può fare affidamento su un’ottima tecnica e su una conclusione potente e precisa. Carlos Tevez, seconda punta di valore, è l’altro giocatore fondamentale per l’economia della Juventus. Corre alla follia e non disdegna la fase di ripiegamento, tanto da fare da collante tra centrocampo e attacco, mentre annovera nel proprio repertorio abilità nel dribbling, personalità, fantasia, estro, potenza, movimenti mirati non dare punti di riferimento agli avversari e a creare superiorità numerica e qualità balistiche. Può colpire da un momento all’altro. Costituisce una bomba a orologeria. Fermarlo è davvero difficile.

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