La sensazione di tutti, guardando la bella vittoria di mercoledì contro la Fiorentina, è che Mario Balotelli abbia disputato una delle migliori partite da quando è al Milan, non soltanto per aver segnato il secondo gol e “causato” il primo, ma anche perchè si è finalmente visto un SuperMario motivato, dedito al sacrificio ed in grado di sopportare le continue provocazione che riceve ovunque vada, soprattutto dopo la ridicola ammonizione comminatagli dall’arbitro Orsato, col quale, tra l’altro, Balotelli si è scusato, pur non avendo detto nulla di male nei confronti del direttore di gara di Schio. Anche ieri a Milanello, il centravanti della Nazionale è stato prodigo di sorrisi, autografi e foto coi tifosi presenti fuori dal centro sportivo.
Balotelli, dicevamo, ha finalmente ritrovato il gol, tra l’altro in una piazza a lui sempre ostile come Firenze e grazie alla splendida punizione al minuto 64, ha raggiunto due importanti traguardi personali: ha pareggiato il numero dei gol segnati lo scorso anno in campionato (dodici) ed anche il totale dei gol segnati con la maglia dell’Inter (ventotto in ottantasei partite). Ora, però, Balo vuole superare entrambe le asticelle e trovare sia il gol numero tredici in campionato che raggiungere col Milan quota trenta gol, che è il totale delle reti segnate in ottanta partite con la maglia del Manchester City. Al Milan potrebbe superare queste soglie in meno di cinquanta partite, per quella che sarebbe una media straordinaria, ed ecco perchè ha già messo nel mirino il Chievo, per ritrovare anche il gol a San Siro, magari su azione, come lui stesso ha detto dopo la gara del Franchi. Altra curiosità, come rilevato dal Corriere dello Sport: Balotelli è il giocatore che ha segnato più gol su punizione in campionato (tra l’altro tutti in trasferta), ben quattro, condividendo il primato con lo specialista Andrea Pirlo, per quella che è una sfida tutta made in Italy a colpi di traiettorie disegnate col compasso.
Lo stesso quotidiano romano, però, analizza anche l’altra faccia della medaglia, ossia la grande delusione per Balo di essere già fuori dalla Champions e di non poterla giocare nemmeno il prossimo anno. Oltre che un problema economico (Balotelli con la clausola del -20% sullo stipendio dovrà rinunciare a circa 800 mila euro, ndr), SuperMario ne fa principalmente un problema di carriera, nel senso che rinunciare al massimo palcoscenico europeo è tremendamente difficile da digerire per uno che ambisce a diventare il miglior giocatore del Mondo. Ecco perchè dopo il Mondiale sarà tempo di bilanci: gli estimatori non mancano, bisogna solo vedere la bilancia verso quale piatto penderà, quello della fede milanista o quello della voglia di mostrarsi ancora nell’elite continentale.