E’ una partita decisiva, è una partita da dentro fuori, è la partita della stagione, è la partita che può cambiare le sorti del Milan, obbligato a cercare l’impresa per riscattare un campionato del tutto deludente: è Atletico Madrid-Milan. Per superare il turno ed entrare a far parte delle otto squadre più forti d’Europa, gli uomini di Clarence Seedorf devono espugnare il Vicente Calderon segnando almeno due gol. L’impresa, però, è molto difficile. I Colchoneros sono in gran forma, tanto da essere ancora in corsa per la conquista della Liga, hanno dimostrato di non sbagliare le gare che contano e partono con un importante vantaggio.
Punto di forza: ripartenze-coppia d’attacco.
L’Atletico Madrid è una squadra solida, compatta e aggressiva, che può contare su una coppia centrale affidabile e su centrocampisti in grado di assicurare dinamismo e interdizione. In questo modo, gli avversari della compagine di Simeone cadono spesso nella tentazione di attaccare in massa, rischiando però di essere arginati e di esporsi al contropiede. Contropiede che è una delle armi migliori dei Colchoneros, in possesso di una coppia d’attacco che si esprime al meglio in occasione di azioni di rimessa. David Villa e Diego Costa, infatti, annoverano nel loro repertorio grandi qualità, non danno punti di riferimento e sono compatibili tra loro. El Guaje è una seconda punta dotata di rapidità, cambio di passo, abilità negli spazi stretti, propensione al dribbling, intraprendenza e tecnica di base: al presentarsi di spazi, sa far male. Se dovesse giocare (Simeone sta pensando di inserire un centrocampista in più), potrebbe davvero fare la differenza, senza alterare gli equilibri della squadra. Diego Costa è il classico centravanti dallo spiccato senso del gol, in possesso di forza fisica e stacco di testa, in grado di difendere palla e fare salire la squadra.
Punto debole: fase difensiva terzini.
I difensori esterni dell’Atletico spingono e si proiettano in avanti con regolarità, effettuando sovrapposizioni e cercando il più possibile di guadagnare il fondo per crossare, ma incontrano problemi nella fase di copertura. Spesso capita che i difensori laterali avanzino a tal punto da scoprire la posizione di competenza, costringendo i mediani e i centrocampisti di fascia agli straordinari. Inoltre, se puntati o chiamati a fronteggiare diagonali, i terzini Colchoneros vanno in seria difficoltà e concedono spazi e palle gol. Ecco allora che Poli e Taarabt devono attaccare senza timore e dare il massimo in ogni circostanza. E’ sulle corsie laterali, in fase difensiva, che l’Atletico Madrid è vulnerabile: il Milan non può non approfittarne. L’altro aspetto su cui puntare è il fatto che i mediani Colchoneros, a volte, difendano troppo bassi: così facendo, i rossoneri possono disporre degli spazi per tentare conclusioni dalla distanza. Insomma, attaccare sulle fasce (e tirare da fuori) per tentare l’impresa. Dev’essere questa la chiave della partita e del discorso qualificazione.
Giocatore chiave: Diego Costa.
Uomo partita a San Siro, autore di 27 gol in 38 presenze stagionali, il bomber brasiliano (con passaporto spagnolo) rappresenta un’arma letale, una bomba a orologeria. Non bisogna concedergli occasioni: sa trovare la rete in ogni circostanza. Regalargli anche soltanto un’occasione sarebbe un rischio enorme. Va controllato sempre, comunque e ovunque.