Christian Abbiati è una delle colonne portanti dello spogliatoio del Milan, ma fatta questa, doverosa, premessa passiamo ad analizzare il rendimento del portiere di Abbiategrasso in questa stagione.
Abbiati è stato più volte protagonista di errori, più o meno gravi, nel corso della stagione, che sono costati caro in termini di risultati e punti persi. Di certo, non sarebbe facile per qualunque portiere al Mondo giocare con davanti una difesa ballerina, con difensori che, spesso e volentieri, hanno passaggi a vuoto lasciando gli avversari soli in area. Tuttavia, il numero 32 rossonero non è esente da colpe: da respinte che terminano in area (emblematico il tap-in di Matavz che sfrutta una papera di Abbiati su tiro da distanza siderale di Brouma), passando ai gol subiti sul proprio palo (come ad esempio contro il Torino all’andata), terminando con le mancate uscite che spesso mettono in grave difficoltà la già fragile difesa rossonera (emblematici il gol dell’andata e quello 1-0 a Madrid di Diego Costa); è variegato il campionario di errori commessi dell’estremo difensore. Abbiati sembra aver perso, anche a causa dei numerosi acciacchi fisici accusati durante la carriera, lo smalto, i riflessi, per poter dare quella tanto agognata sicurezza alla porta del Milan. L’estremo difensore classe ’77, che andrà in scadenza a giugno, ha già dichiarato di esser disposto, nella prossima stagione, a svestire i panni di portiere titolare per indossare quelli di riserva: affermazione molto apprezzata dai vertici e da tutto l’ambiente rossonero, soprattutto in virtù dell’esperienza, e su cosa significhi giocare al Milan, che Abbiati potrà trasmettere al suo successore ed a tutti i futuri compagni; filtra ottimismo per il suo rinnovo.