Dopo la fortunosa vittoria ottenuta contro il Cagliari, alle 20.45 di stasera il Milan ospita un Torino che rappresenta la squadra rivelazione del campionato in corso. I granata hanno infatti disputato un girone d’andata di buon livello e stanno attraversando un ottimo periodo di forma, tanto che al momento occupano la sesta posizione della classifica. La partita si prospetta difficile: gli uomini di Ventura sono una compagine solida e organizzata che, a centrocampo e in attacco, dispone di tecnica ed efficacia.
Punto di forza: coppia d’attacco.
Per mettere in difficoltà un Milan votato all’attacco ma poco concreto e superficiale in fase di copertura, al Torino basterebbe chiudersi con compattezza e cercare di ripartire con velocità e incisività. In questo modo, si creerebbero gli spazi per colpire e verrebbero messe in risalto le caratteristiche delle due punte, Cerci e Immobile. Abili contropiedisti in possesso di senso del gol, seppur dotati di features diverse, i due attaccanti del Torino costituiscono i pericoli maggiori. Mentre Cerci è un esterno offensivo (che può essere schierato anche come seconda punta) in possesso di rapidità, progressione, propensione all’uno contro uno e qualità tecniche, Immobile è un centravanti forte dal punto di vista fisico, capace di far salire la squadra e di andare in gol con continuità.
Punto debole: corsie laterali.
In un Toro in cui tutto funziona alla perfezione, dobbiamo segnalare che gli esterni di centrocampo non sempre sfoderano prestazioni all’altezza della situazione. Certo, fino a questo momento, il profitto dei laterali di Ventura è stato nel complesso positivo. Ciò nonostante, gli uomini di fascia granata non assicurano massima continuità di rendimento ed evidenziano problemi nello svolgimento simultaneo della fase difensiva e di quella offensiva. Quando si propongono in avanti, spesso capita che non siano precisi e lascino scoperta la posizione, costringendo il pacchetto arretrato e i mediani a fare gli straordinari. E se puntati con decisione, potrebbero soffrire i coast to coast, per poi crollare sul lungo andare.
Giocatore chiave: Alessio Cerci.
Non ci sono dubbi: l’attaccante romano è il fulcro del gioco del Torino. Velocità, resistenza, cambio di passo, facilità di corsa, inclinazione a creare superiorità numerica con dribbling secchi, abilità da contropiedista, sinistro preciso e all’occorrenza potente, doti tecniche, concretezza e spirito di sacrificio. Sono queste le sue qualità più importanti di Cerci che, ormai da più di un anno, è una delle punte italiane più forti e si trova in pianta stabile nel giro della selezione di Cesare Prandelli. Il Milan è avvisato.