Il rapporto tra Andrea Poli e Clarence Seedorf non sembra ancora essere sbocciato. Il tecnico rossonero, sulla panchina del Milan da oramai un mese, nella sua gestione ha utilizzato l’ex Inter solo nella gara interna di Coppa Italia, contro lo Spezia, gara nella quale il centrocampista si è anche fatto notare per un assist. Poi il gelo, probabilmente dovuto anche al cambio di modulo apportato dall’olandese: ma possibile che nel nuovo 4-2-3-1 non ci sia spazio per Poli? Andiamo con ordine.
Il ruolo naturale del numero 16 rossonero, e nel quale si è espresso nel migliore dei modi in questa stagione con Allegri, sarebbe quello di mezzala di contenimento ed inserimento, “alla Nocerino” del primo anno per intendersi. Il gol di Verona alla prima giornata aveva illuso tutti di aver scovato un nuovo bomber a costo zero, poi la realtà ha fatto tornare tutti sulla terra. Nel modulo di Seedorf, Poli troverebbe collocazione nei due mediani davanti alla difesa: De Jong ed Essien non possono reggere tutte le partite degli ultimi quattro mesi di stagione e necessitano di un ricambio, già in questo momento e soprattutto in vista del doppio appuntamento di Champions League contro l’Atletico Madrid. Ma la concorrenza è alta: ci sono, infatti, anche Muntari, Nocerino e, all’occorrenza, anche Montolivo. In sei si giocano due posti: difficile trovare spazio per Poli.
Nelle ultime settimane, così, è stata rilanciata una novità tattica che potrebbe apportare Seedorf: Poli spostato sulla destra nei tre alle spalle dell’unica punta, in questo caso Pazzini, con Balotelli defilato sulla sinistra nella linea dei trequartisti. Una scelta per dare più equilibrio alla squadra, per dare più spazio ad Andrea Poli. E se lo merita.
This post was last modified on 13 Febbraio 2014 - 22:34