Oggi pomeriggio, alle ore 15.00, il Milan affronta a Marassi una Sampdoria ferita e determinata a rilanciarsi. La compagine allenata da Mihajlovic si trova al dodicesimo posto, con nove punti di vantaggio rispetto alla zona retrocessione e con quattro lunghezze in meno dei rossoneri. Ciò nonostante, dopo la batosta subita domenica scorsa all’Olimpico, la Samp intende subito voltare pagina e cercare di darci filo da torcere.
Punto di forza: Eder-Gabbiadini.
Sono loro i migliori interpreti di un 4-2-3-1 mirato a sfruttare al meglio le azioni di rimessa e a non garantire punti di riferimento agli avversari. Il brasiliano è un esterno d’attacco rapido, in grado di agire anche da seconda punta e da centravanti di movimento, in possesso di cambio di passo, propensione al dribbling, esplosività, abilità da contropiedista e qualità tecniche. Un altro attaccante versatile è Manolo Gabbiadini, centravanti dotato di forza fisica, stacco di testa, inclinazione a difendere palla, a fare salire la squadra e a effettuare conclusioni dalla media distanza, velocità, resistenza e di un sinistro potente e abbastanza preciso. Eder e Gabbiadini sono compatibili, tanto da scambiarsi spesso(Gabbiadini si sposta sulla fascia e ripiega con regolarità) e risultare imprevedibili.
Punto debole: Costa-Da Costa.
La retroguardia della Sampdoria può essere perforata con facilità. Costa, che dovrebbe essere schierato al fianco dell’efficace Mustafi, dispone di fisicità ed è forte di testa, ma ha problemi riguardanti la mobilità, il senso della posizione e la capacità di comprendere con anticipo lo sviluppo del gioco: non è nuovo ad amnesie, con il trascorrere dei minuti, potrebbe commettere sbagli fatali e concedere occasioni. Nemmeno il portiere, Da Costa, rappresenta una garanzia: spesso appare insicuro nelle uscite e nei rinvii, non trasmette sicurezza ai compagni di reparto e non sempre è concentrato, tanto da subire gol anche a seguito di conclusioni abbordabili.
Giocatore chiave: Manolo Gabbiadini.
E’ lui, più di Eder, il fulcro del gioco della Samp. Capace di giocare con buon profitto sia nella posizione di centravanti, sia come trequartista esterno, Gabbiadini è una promessa del calcio italiano. Abbina qualità e quantità, non si sottrae mai al lavoro sporco e sa come rendersi pericoloso.