Sudare per ottenere quello che si vuole, è questa la filosofia di Adil Rami, difensore francese con un passato speciale ma soprattutto intenso e durissimo. Lavoro e quella passione per il calcio, che un giorno, come ha confidato al mensile ufficiale rossonero “Forza Milan!“, ha cambiato la sua vita.
“Ho cominciato come meccanico e sono finito in Nazionale. Sto vivendo questa mia vita da calciatore come un sogno bellissimo, un sogno che sta continuando. I primi tempi mi alzavo alle quattro del mattino e lavoravo dalle cinque fino a mezzogiorno in un’officina. Poi, nel pomeriggio, mi allenavo con la mia squadra di Frejus, giocavo da terzino oppure da centrocampista. Ero dotato più di resistenza che di forza. Un giorno si infortuna il mio amico Sylvain Coulon, che gioca difensore centrale e l’allenatore mi sposta in quel ruolo: è la mia fortuna. Una volta assiste all’allenamento un osservatore del Lille. La sua relazione è positiva e sono invitato ad una settimana di prova, mi inseriscono nella rosa della seconda squadra dove sono il meno giovane, con i miei 21 anni. I giudizi sono eccellenti e firmo un contratto per una sola stagione, perché il Lille vuole capire se io sia in grado di giocare anche ad alti livelli. Dopo sette mesi mi convocano per qualche allenamento con la prima squadra allenata da Rudi Garcia, che presto mi promuove tra i titolari. Insomma, in meno di un anno passo da meccanico e calciatore nella Ligue 1, poi addirittura in Nazionale. Ora, dopo l’esperienza nel Valencia, sono arrivato nella squadra dei miei sogni“.
Un sogno che si chiama Milan: “Da quando ero un bambino di quattro o cinque anni, ho sempre pensato al Milan, nel club dove giocava Alessandro Nesta. È tutto fantastico“. Ma su Nesta Rami precisa: “Io non sono Nesta e non mi voglio certo paragonare a lui, che è stato grandissimo. Ma se sono qui è molto merito suo, perché mi sono sempre ispirato ad Alessandro nella mia carriera“. Una carriera che vuole essere vincente per Rami: “Quattro mesi senza disputare una partita vera sono tanti per qualsiasi calciatore. Mi rendo conto di giocare in un club di grande livello, quindi è giusto che ci sia una forte pressione e venga preteso il massimo da ogni componente della rosa. Lavorando molto, grazie all’aiuto del nostro nuovo allenatore, penso di raggiungere presto la migliore condizione e meritarmi la fortuna di giocare nel Milan. Certo, devo affinare le mie qualità, ma io ho un solo obiettivo quando gioco: vincere!“.
E ancora, sul gol contro il Torino: “Il mio gol contro il Torino è stata un’emozione troppo forte, che mi ha ripagato delle amarezze vissute prima di arrivare al Milan. Per fortuna ho un carattere forte“. Infine, su Seedorf: “Lavorando molto, grazie all’aiuto del nostro nuovo allenatore, penso di raggiungere presto la migliore condizione e meritarmi la fortuna di giocare nel Milan. Oggi mi sento già più tranquillo rispetto a prima e con Seedorf sarà più facile aumentare la mia sicurezza, anche nella nascita dell’azione fin dalla nostra area. Il mister conosce bene le mie caratteristiche. Sono un giocatore forte nel fisico, ma anche nella testa. Seedorf è stato uno dei più forti giocatori del mondo, a livello di club ha vinto di tutto e di più e può aiutarmi molto a crescere ancora“.
This post was last modified on 22 Febbraio 2014 - 10:55