Pulici: “Balotelli? Non mi piace affatto il suo atteggiamento, poco serio per giocare ad alti livelli”

Ad analizzare la sfida di questa sera tra Milan e Torino è Paolo Pulici, uno dei protagonista dello scudetto del Torino del 1976. Ecco quanto ha dichiarato in esclusiva a ilsussidiario.net: “Balotelli? La sua assenza non peserà affatto anche perché non sta dimostrando ancora quella serietà che è necessaria per giocare ad alti livelli. Non sto mettendo in dubbio le sue qualità ma non mi piace l’atteggiamento che sta tenendo. In questo momento è difficile stabilire se Milan-Torino possa essere una sfida da Europa League. Le prospettive delle due squadre non sono ancora molto chiare, penso possa essere una bella partita e il risultato sarà una sorpresa. I rossoneri dovranno provare a tenere in mano il pallino del gioco e partire subito forte. Il Milan ha un girone d’andata da riscattare e non può perdere troppo tempo, devono fare subito bene”.

L’ex torinista prosegue: Europa? I tifosi del Torino non devono illudersi troppo ma comprendo il loro entusiasmo. Il campionato è ancora lungo, il girone d’andata è stato perfetto ma quello di ritorno non è detto che vada meglio. Dal punto di vista tattico, non credo che la partita si svilupperà come quella dell’andata. A Torino, i granata misero in difficoltà il Milan. Ogni partita fa storia a sé e questa ha delle premesse differenti. I rossoneri vorranno vincere davanti ai propri tifosi, ma credo che il Torino possa fare risultato se farà attenzione. Kakà e Cerci sono i due giocatori più importanti per l’attacco dei due team, in particolare Cerci che sta facendo un gran lavoro assieme ad Immobile. Hanno buone possibilità di mettere in difficoltà la difesa scricchiolante di Seedorf”.

In chiusura due parole sul calciomercato e il futuro granata: “Il Milan, nel mercato invernale, ha comprato Rami, Honda, Essien, Taarabt. Qualche anno fa si pensava che gli acquisti di questa sessione fossero solo gli scarti delle varie squadre. Non è il caso dei rossoneri che hanno pescato nomi noti e affermati, l’apporto che daranno è però da vedere. In queste situazioni è difficile farsi un’idea su come si comporteranno, soprattutto Taarabt ed Essien che non hanno ancora giocato. Il futuro del Torino? Non saprei se Cairo potrà mai costruire una squadra che lotti per lo scudetto. Dipenderà dai suoi programmi. In ogni caso credo che bisognerà aspettare qualche anno, al momento è fondamentale fare bene in questa stagione. Credo che possa riservarci delle sorprese inaspettate”.

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