Un’intervista fiume, quella rilasciata da Cesare Prandelli a Tuttosport. Il commissario tecnico della Nazionale ha trattato numerosi temi, dal campionato, al Mondiale, passando per la situazione in Europa delle squadre nostrane: “Tifo sempre per chi gioca meglio e merita di più. Mi auguro che il trofeo sia vinto da un’italiana, ci sono anche Napoli e Lazio. E in bocca al lupo al Milan per la Champions“
L’ex allenatore della Fiorentina ha speso belle parole per Mario Balotelli, da sempre difeso e “coccolato” dal tecnico di Orzinuovi: “Adesso ha anche riconosciuto la figlia… Ma non mi va di entrare nella sua sfera personale, è un fatto di rispetto. Però meno male che Balotelli è scoppiato a piangere, l’altra sera in panchina, che a Napoli l’abbiano travolto emozioni fortissime. E’ giovane, non può reggere sempre una pressione straordinaria. Sono state lacrime molto… umane. Non un segno di debolezza e basta. Anzi, rappresentano un bel messaggio. Balotelli si può aiutare da solo, se parte da quel pianto. Le lacrime della svolta. L’inizio possibile di un nuovo modo di gestire tutto”.
A questo punto si passa poi ad analizzare il cammino per il prossimo Mondiale, per il quale Prandelli non ha scelto tutte le riserve relative ai giocatori da portare in Brasile: “Per il Brasile seguo con attenzione molti attaccanti, come Osvaldo, Pazzini, Matri, Destro, Insigne… ma devono sorprendermi. I giovani? Attraversano sempre momenti particolari. Penso anche a Ranocchia, Destro, Insigne, El Shaarawy, Verratti… Pochi sono titolari nel senso vero del termine. A loro dico che bisogna metterci ancor più carattere nei momenti di difficoltà, ancor più determinazione, temperamento”.
This post was last modified on 11 Febbraio 2014 - 09:51