Non tornano i conti del club italiani. Da un’analisi effettuata da La Gazzetta dello Sport, emerge che i club italiani hanno i maggiori introiti dalle tv e gli stipendi pagati, salvo il Napoli, sono troppo alti.
Le 4 semifinaliste della scorsa edizione della Champions, ossia Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid, alle quali va aggiunto il Napoli, pagano stipendi si folli, ma sostenibili: tale voce incide infatti sul bilancio per meno del 50%. Non è una novità che nel calcio moderno, forse anche per via del fair play finanziario che ad Aprile dovrebbe mietere le prime vittime, bisogni prima di tutto far quadrare i conti. Se le cinque squadre sopracitate risultano essere le più virtuose, lo stesso non si può dire degli altri top club europei: al Manchester City la voce stipendi incide sul bilancio per l’80%, alla Juventus 70%, Milan e Chelsea si fermano al 60%, mentre al Paris Saint Germain al 50%, dato ovviamente in costante crescita. E che nell’attuale periodo economico anche nel calcio bisogni spendere meno di ciò che si guadagna, ne è un esempio lampante l’Anzhi: al club russo, nel 2012, la voce stipendi incideva sul bilancio per oltre il 100%, salvo ritrovarsi poi in smobilitazione quest’anno. Per i 237 club iscritti alle coppe, gli stipendi incidono sul bilancio mediamente per il 48%, ma c’è un dato positivo: per la prima volta, la crescita dei ricavi, 6.9%, ha superato le spese per gli stipendi, aumentati “solo” del 6,5% rispetto alla scorsa annata; basti pensare che nel 2008 la seconda voce superava la prima del 7%. Dato inequivocabile è che calcio si nutre ormai di tv: dei complessivi 8,1 miliardi di euro guadagnati dai 237 club, ben il 25% arriva dalle emittenti televisive, il 24% dagli sponsor e solo il 20% dai biglietti venduti e via via tutto il resto.
Proprio l’Italia è il paese messo peggio da questo punti di vista: il 48% delle entrate è televisivo, seguono l’Inghilterra 43% e Spagna 40%, ultima la Germania con il 23%; tale tendenza potrebbe esser invertita migliorando gli stadi e proponendo bel gioco, quindi investire in maniera significativa. Un modello da seguire c’è e si chiama Bayern Monaco: la squadra tedesca propone bel calcio, ha un monte stipendi ben sostenuto dal bilancio e l’Allianz Arena, che si dice essere fonte d’ispirazione per Barbara Berlusconi, è un gioiello invidiato da tutta Europa. Tuttavia, un dato positivo per le italiane c’è: Milan e Udinese sono infatti i club che più di tutti hanno guadagnato dal mercato, ossia 30 milioni.
This post was last modified on 13 Febbraio 2014 - 21:03