Dopo tre settimane di attesa, la sentenza è arrivata: M’Baye Niang, che lo scorso due febbraio aveva commesso una gravissima infrazione automobilistica, è stato condannato a diciotto mesi di reclusione con la condizionale. Alla punta francese, al momento in forza al Montpellier ma di proprietà del Milan, è stata inoltre sospesa la patente per tre anni ed è stata imposta una multa molto pesante.
A nulla sono valse le giustificazioni del giovane attaccante che, dopo aver provocato l’incidente, aveva proseguito la guida senza curarsi dei danni causati e aveva cercato di discolparsi inventando di non essere stato al volante al momento del misfatto. La legge è uguale per tutti e Niang, che avrebbe potuto cavarsela con una tripla multa, una revoca della patente e quasi duecento ore di servizi sociali, è stato punito a dovere.
M’Baye era già incappato in numerose bravate e, stavolta, non l’ha passata liscia. Si dice che sbagliando si impari e che, per migliorare e maturare, si debba far tesoro degli errori commessi. Che Niang, scontata la pena, si ravveda e intraprenda un giusto processo di crescita? Al tempo la (prossima) sentenza.