Dall’arrivo di Clarence Seedorf, il Milan ha certamente cambiato passo: 13 punti in 6 partite, con una media superiore ai 2 punti a partita. Un ruolino che se non fosse per il distacco siderale dal terzo posto, occupato dal Napoli a +16, avrebbe potuto portare i rossoneri diritti in Champions.
Attualmente, il Milan è fermo a quota 35 punti, a pari punti con la Lazio, a -1 dal Torino, -2 dal Parma, -4 dal Verona e -5 dall’Inter; mentre sembrano difficilmente colmabili i 10 punti di distacco dal 4° posto occupato dal Fiorentina. Lo scorso anno, di questi tempi i rossoneri si trovavano a quota 44 punti e conquistando 28 punti nelle 13 gare restanti, centravano, proprio all’ultima giornata, la certezza di giocare i preliminari di Champions League. Un ruolino di marcia, come riportato da La Gazzetta dello Sport, che se ripetuto nell’attuale annata, porterebbe Montolivo e compagni ad una quasi certa partecipazione all’Europa League: lo scorso anno, la Roma arrivò sesta con 62 punti, posizione che però non valse l’accesso in Europa. Non è difficile pensare che gli errori debbano esser ridotti al minimo, ogni punto sarà infatti fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo che sembrava fantasia solo qualche settimana fa. Ad aver aiutato i rossoneri nel restare “vivi” è senza dubbio anche la concorrenza, piuttosto zoppicante nell’ultimo periodo (basti pensare che il distacco dall’Inter si è ridotto da 12 a 5 punti). Da qui a Pasqua, il Milan è atteso da 3 difficili gare (Juventus in casa, Lazio e Fiorentina in trasferta), 3 medie (Parma in casa, Udinese e Genoa in trasferta) e 3 sulla carta semplici (Chievo, Livorno e Catania in casa).
Una corsa difficile e ricca di ostacoli, proprio come piace al Professore che siede in panchina…