Alla vigilia di Milan-Atletico Madrid, Mattia De Sciglio inquadra gli avversari con la consapevolezza di poter mettere in difficoltà gli spagnoli. Il terzino rossonero, in un’intervista al Corriere dello Sport, parla di “gara molto difficile, ma può succedere di tutto”. “Daremo il massimo per metterli in difficoltà – aggiunge -. Dovremo cercare di perdere meno palloni possibili. Pericoli? Diego Costa e Villa si conoscono già. Arda Turan è quello che mi ha impressionato di più. Offre qualità e quantità”.
Quindi una riflessione sui giovani e il calcio: “Non è facile per i giovani affrontare questo mondo, ci vuole un attimo per perdersi. Ti ritrovi ad avere tutto. Io ho avuto la fortuna di avere dei genitori che mi hanno dato un’ottima educazione. Questo mi permette di essere un ragazzo con la testa sulle spalle, tranquillo. Non ho mai perso il valore del denaro. Ci sta togliersi qualche sfizio, ma si pensa di fare qualche investimento per il futuro. La maggior parte dei ragazzi non ha questa fortuna”. E ancora sulla vita privata: “Frequento gli amici di sempre. Vivo a Rozzano con mia mamma. La fidanzata? L’ho cambiata, sono cose che succedono…”. Sul suo essere ormai un giocatore-simbolo del Milan: “Mi fa piacere, ho avuto la fortuna di fare tutto il percorso giovanile e arrivare in Prima Squadra. Se non fai così rischi di perdere la strada”.
Questione ruolo in campo: “A destra mi trovo sicuramente bene per il piede naturale, ma a sinistra mi diverto di più, in fase offensiva posso rientrare sul destro. Io nuovo Maldini? Me lo auguro, farò di tutto per esserlo, è da sempre il mio idolo. Lo conosco, ma gli dò rigorosamente del ‘lei’. Ricordo i tempi in cui mi passava vicino quando facevo il raccattapalle”. Su Clarence Seedorf: “E’ vincente, ha idee nuove, una mentalità diversa. Siamo consapevoli di non essere una squadra che merita questa classifica, non siamo inferiori all’Inter”. Infine una promessa per il futuro: “A me piacerebbe rimanere al Milan, più competitivo. Ogni calciatore valuta le scelte in base a quello che vuole fare della sua carriera. Pazzini è arrivato dall’Inter… Pirlo mi ha detto che per lui non è mai stato un peso passare dall’Inter al Milan e poi alla Juve. Io probabilmente non lo farei…”.
E su Maldini: “Io nuovo Maldini? Me lo auguro, farò di tutto per esserlo: è da sempre il mio idolo. Fin da quando facevo la raccolta delle figurine… Lo conosco ma gli dò ancora rigorosamente del lei. Quando facevo il raccattapalle, mi piaceva, mi divertiva vedere i campioni. Quando c’era ancora l’entrata nel tunnel a fondo campo, mi mettevo a fine gara ad aspettare i giocatori. Maldini mi passava sempre davanti, ma io non potevo chiedergli niente… Ma la maglia me l’ha regalata, la conservo insieme a una foto dove sono con Cafu. La sua maglia, invece, la indosso. Ha un peso enorme, immaginiamoci quella di Maldini che è stata ritirata. Lui dirigente? Con l’esperienza che ha e avendo fatto tutta la carriera in questa società, è uno dei pochi che conosca i valori e i principi del Milan“.