Non c’era l’anno scorso Mario Balotelli, quando sul campo di San Siro, proprio all’andata degli ottavi di finale della Champions (20 febbraio 2013), il Milan sorprese sè stesso, Barcellona, battuto 2 a 0, e mondo del pallone intero. Allora decisero Boateng e Muntari, con Pazzini che in attacco fece un lavoro super, oggi il primo è stato ceduto, il secondo squalificato ed il terzo si siederà in panchina. Nei rossoneri è quasi cambiato tutto, anche allenatore ed avversario.
Dovrà dimostrare di essere cambiato anche Balotelli, che contro l’Atletico Madrid dovrà trascinare il Diavolo e superare i suoi limiti. Fino ad ora in carriera, SuperMario in Europa non ha mai segnato dopo i gironi e non ha mai “colpito” una squadra spagnola. Quello di oggi sembra essere la serata perfetta. Balotelli l’anno scorso visse da spettatore la competizione, facendo grandi cose in campionato, quest’anno è stato freddo e prezioso contro Ajax e Celtic. Ora serve il cambio di passo e, insieme ai compagni ed in caso di successo, non ripetere il ritorno al Camp Nou di un anno fa (4 a 0).
Ieri in conferenza Mario si è espresso con rispetto ed occhi bassi, ma non vedrebbe l’ora di alzarli verso la Curva Sud e tutto lo stadio al termine di una sfida speciale. L’Atletico Madrid come preda.