Dal nostro inviato a Sanremo (IM)
Punta di diamante della critica musicale italiana. Editorialista per Il Giorno e QN, decano al Festival di Sanremo, Marco Mangiarotti è anche tifoso milanista tra i più preparati quando la discussione scende sul dettaglio tecnico. Proprio a Sanremo, dove si trova nei giorni clou della Champions, Mangiarotti in esclusiva a SpazioMilan.it racconta le sue impressioni su passato, presente e futuro dei rossoneri: “Seedorf ha la cultura per fare benissimo”.
Partiamo dai mali del Milan di quest’anno. A chi vanno addebitate le colpe?
“Avrei cambiato Allegri dopo lo scudetto. Non ho mai capito la genesi del suo mito fin dal momento dell’arrivo dopo una promozione col Sassuolo e un esonero a Cagliari. Ha vinto un titolo in un Milan con molti fenomeni. Poi ha suggerito e avvallato una scelta completamente sbagliata…”.
Quale?
“La cessione di Pirlo. La società gli chiese informazioni e qualsiasi altro allenatore si sarebbe messo di traverso di fronte all’ipotesi di lasciar andare via uno come Pirlo”.
Allora sbagliarono anche nella società…
“Non ho mai compreso Galliani sulla scelta e sulla difesa di Allegri. Non basta mettere a posto i conti tagliando gli ingaggi e facendo il mercato coi procuratori, anzichè con gli osservatori”.
Sembra di rileggere le dichiarazioni di Barbara Berlusconi…
“Barbara è azionista del Milan, vuol cambiare le cose. Spero che abbia idee giuste“.
Passiamo a Seedorf: quali impressioni dopo il primo mese?
“E’ un uomo molto intelligente, di grande cultura, non solo calcistica, per fare benissimo. Sul modulo ha fatto una scelta radicale: se hai una squadra che non corre, se hai buchi in alcuni ruoli, non puoi fare altro che giocare nella metà campo avversaria per rischiare il meno possibile”.
Modulo promosso, insomma?
“Abbiamo visto quel che dico proprio con l’Atletico Madrid, subendo proprio nel momento in cui abbiamo allentato la manovra d’attacco, con un gol su doppio errore di Abate e Abbiati. Anche Tassotti sulla difesa…”.
Ti aspettavi un contributo diverso?
“Sinceramente con la sua esperienza mi attendo un lavoro migliore sul pacchetto arretrato”.
Possibilità per il ritorno in Spagna?
“Questo Milan è più forte di quanto si dica. Purtroppo ha giocatori con difetti superiori ai pregi e c’è tanta sfortuna. La chiave potrebbe essere quella di far correre meno Kakà per averlo più lucido davanti alla porta”.
This post was last modified on 21 Febbraio 2014 - 13:27