Ha sempre lavorato con professionalità e dedizione, pur non avendo mai potuto godere di un ruolo da titolare inamovibile ma dovendosi accontentare di fungere da comprimario ed essendo costretto a fare i conti con una situazione famigliare tutt’altro che tranquilla(il fratello Levan era stato rapito nel maggio del 2001 e ritrovato senza vita nel 2006), distinguendosi per aggressività, fisicità e abilità nella fase di copertura e nella marcatura a uomo. Comprimario di lusso e di valore, si intende. Già, nonostante la concorrenza spietata, Kakhaber ha vissuto da titolare la notte magica di Manchester 2003, così come ha preso parte dal primo minuto alla partita perfetta del 2007 contro i Red Devils e alla vittoria della finale della Coppa del Mondo per Club contro il Boca Juniors.
Sua, inoltre, la girata che il 14 aprile 2006 non ha lasciato scampo a Julio Cesar e ha fatto esplodere di gioia il popolo rossonero. Sua una prestazione da applausi, in occasione del ritorno degli ottavi di Champions dell’annata appena citata, contro il Bayern Monaco. In totale, con la casacca rossonera, Kaladze ha vinto otto titoli: un Campionato, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, due Champions League, un Mondiale per Club e due Supercoppe Europee. Kakha ha terminato la propria carriera al Genoa, prima di ritirarsi per intraprendere la carriera politica nella propria terra natia, la Georgia. Nominato vicepremier e ministro dello Sviluppo regionale e delle infrastrutture l’8 ottobre scorso 2012, Kaladze ha intenzione di levarsi altre soddisfazioni. Sia chiaro, lavorando con la professionalità che l’ha sempre contraddistinto.
This post was last modified on 27 Febbraio 2014 - 15:35