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SM ESCLUSIVO/ Magni (prep. portieri Brescia): “Ecco Gori, una scultura dal carattere vincente. Il Milan è il massimo, è felicissimo”

Per Stefano Gori il ricordo del Brescia rimarrà per sempre nel cuore, ogni giorno. Impossibile dimenticare squadra e colori che, da quando aveva 8 anni fino a ieri, sono stati casa sua. Un’intera trafila nelle “rondinelle” per poi spiccare il volo nel Milan: è stato amore a prima vista. 16 anni (quasi 17), un ragazzo d’oro ed un’occasione unica: la Primavera rossonera di Inzaghi. Una storia da vivere e scrivere. Ma anche un passato pieno di testimonianze, retroscena e soprattutto lavoro. SpazioMilan.it, in esclusiva, ha percorso e ricostruito il bellissimo viaggio biancoblu di Gori, intervistando con grande piacere Pietro Strada (resp. Settore Giovanile Brescia, con una rispettosa carriera da calciatore) e Alfredo Magni (prep. portieri della società, dalla Prima Squadra ai 2000).

Strada, come si può descrivere la storia di Gori al Brescia?
E’ arrivato e rimasto sempre al Brescia, abitando in centro città. Da tempo giocava sotto età, a cominciare dagli Allievi Nazionali 3 anni fa, mentre da due anni era in Primavera: l’anno scorso non aveva il posto fisso, quest’anno sì. Possiamo dire che nel corso di questa stagione è “esploso”, è cresciuto moltissimo sia nel ruolo che nel carattere. E’ un ragazzo con la testa sulle spalle, sempre positivo e a disposizione del gruppo, ha enormi qualità morali, riuscendo comunque a mantenere il profilo basso. E’ un vero e proprio prodotto maturo e vincente del nostro vivaio“.

Con Gori il Milan è al sicuro?
Siamo felicissimi per Stefano, per noi è una soddisfazione che il Milan l’abbia preso: parliamo del club più titolato al mondo. Ha bruciato la tappe, è un predestinato. Però deve considerare i rossoneri un punto di partenza, un trampolino di lancio, non un arrivo: sono sicuro che non si illuderà. E’ un portiere che dà sicurezza, costruisce gioco e non pensa solo a parare. Sia chiaro: ha ancora ampi margini di miglioramento, nel fisico e nella testa, e poi dovrà imparare a convivere con le pressioni, ma è pronto“.

Magni, Lei invece ha avuto il piacere di osservarlo ed allenarlo da vicino: come lo può descrivere?
Assomiglia ad una scultura, ancora da scolpire e modellare. Ma non c’è dubbio: è un’opera d’arte giovane ed eccellente. Al Brescia ha respirato quotidianamente l’aria della Prima Squadra, è già nel giro della Nazionale Under-18“.

Entriamo nello specifico: quali sono i suoi pregi e difetti?
Credo non abbia difetti, ha una personalità super. E’ attento e predisposto al lavoro, ha un’invidiabile fame di apprendere: ascolta e capisce tutto. Con i piedi è bravissimo, anche in fase di non possesso: al Brescia ogni giorno faceva palestra e campo per un totale di 5-6 ore. Ha grandi conoscenze calcistiche e possiede coraggio: tanta roba. Penso che avere in squadra uno così sia un lusso, perché dà sempre il massimo. E’ reattivo tra i pali ma non ha paura di uscire, è anche bello da vedere“.

I rossoneri lo hanno acquistato per 600.000 euro, interessava anche alla Juventus: ha scelto l’ambiente più adatto?
Il Milan è una delle società migliori in Italia, per loro è un investimento e come tale deve essere consolidato: Gori non bisogna farlo improvvisare. Ho parlato con lui pochi giorni fa e mi ha spiegato, con semplicità ed entusiasmo, segreti e primi dettagli delle strutture del Milan: l’ambiente è il massimo“.

Nello scambio, Andrenacci è arrivato a Brescia: lo ha visto all’opera?
E’ ancora presto, ma mi sembra un ottimo portiere, soprattutto come struttura“.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Brescia nella persona di Roberto Rodio.

This post was last modified on 6 Febbraio 2014 - 18:13