Il sostegno è inconfondibile, la passione è rossonera: a Viareggio la Curva Sud c’è, con tanto di striscione ad unire sotto lo stesso stendardo la sezione Toscana e chi, da Milano, non poteva perdere dal vivo la prima finale di mister Pippo Inzaghi. Lui lo sa, li vive come li ha sempre vissuti da calciatore e in mix zone li ringrazia, visibilmente emozionato. La finale della Coppa Carnevale si gioca su due livelli: il campo, col suo tatticismo esasperato e gli spalti, con quello spicchio di ultras che incitano Pacifico e compagni. “Forza, lotta: vincerai!“, ma anche gli immancabili cori contro l’Inter, che si interrompono bruscamente al vantaggio belga.
La Curva si ammutolisce, con la paura di rivivere l’incubo Final Eight dello scorso anno, dove la gita premio a Gubbio finì con tanti rimpianti. Ma al 71′ Petagna decide che non può finire ancora così: il suo super gol riaccende il tifo, riaccende tutto. Nuovi cori, nuova grinta e l’apoteosi nel primo tempo supplementare: Fabbro illumina con l’incredibile 2-1, lo “spicchio” rossonero rincara con i primi fumogeni che avvicinano i ragazzi di Inzaghi al sogno. Una rincorsa che si materializza al 100′ tondo: ancora Petagna regala a Mastalli la gioia del 3-1 e alla Curva l’entusiasmo dei tempi d’oro.
Venti minuti dopo, la liberazione: il Milan vince il suo nono Viareggio, Pippo incassa il primo successo da allenatore e i tifosi intonano il coro di una vita. Lo Stadio dei Pini, per un attimo, diventa San Siro: “Ohi ohi ohi, Pippo Inzaghi segna per noi!“.
(Christian Pradelli per Gazzetta dello Sport – Milano&Lombardia)